Cari lettori, ritorno a scrivere su CamminandoScalzi e voglio farlo con un articolo piuttosto leggero e divertente. In questa settimana hanno tenuto banco gli sfoghi dei C.t. italiano Marcello Lippi e del C.t. argentino Diego Armando Maradona. Entrambi hanno ottenuto l’accesso alla partecipazione ai mondiali del prossimo anno, sebbene il compito di Maradona sia stato più arduo; la sua Argentina – tra le più confuse e sgangherate di tutti i tempi – è stata in bilico fino all’ultima partita con l’Uuruguay, vinta poi negli ultimi minuti. A fine partita l’ex “pibe de oro” scoppia a piangere e a farneticare, ma più tardi in conferenza stampa è ancora “troppo emotivo”…
Sebbene Maradona abbia specificato che gli insulti erano riferiti ai detrattori della “selecion”, la Fifa ha aperto una procedura di giudizio nei suoi confronti e corre il rischio di incappare fino a 5 giornate di squalifica e quindi tanti saluti alla panchina per i mondiali.
Sfogo più misurato è stato quello di Lippi, persona sempre stata ruvida verso la stampa, colpevole di intossicargli ogni partita con domande su Cassano e recentemente su Totti… Guardiamo.
Che sia uno stile di Lippi per mantenere alta la tensione della squadra? Da questi due video denotiamo la difficoltà dell’ allenatore di una nazionale, che deve reggere la pressione dei sogni di una nazione intera: Argentina ed Italia sono due nazioni dove il calcio è sport nazionale. Essi hanno a disposizione una squadra “mobile”, con poco tempo per allenarla e rodarla nei meccanismi di gioco, mentre la stampa, nei pochi giorni di lavoro a disposizione, rompe le balle sugli “assenti” e non concede mai un complimento alla squadra. Maradona ha fallito nel reggere la pressione dei media e non mi sembra all’altezza – mi dispiace dirlo profondamente da napoletano – nell’allenare la nazionale argentina, a prescindere dalle questioni tecniche. Lippi è un vecchio marpione ed usa la stampa per caricare il suo gruppo…
Oltre ai casi di questa settimana volevo ricordare due sfoghi celebri a livello di club: cominciamo a gustarci, prima del gran finale -ahahahah- Alberto Malesani, che allenava in Grecia il Panathinaikos con l’esilarante commento della Gialappa’s.
Il gran finale: conferenza stampa di Trapattoni ai tempi del Bayern Monaco. Un evento storico MONDIALE.
Sotto il video vi riporto la traduzione in italiano del suo discorso…
“Ci sono in questo momento in questo squadra, oh, alcuni giocatori dimenticano il loro professionista cosa sono. Non leggo molti giornali, ma molte situazioni ho sentito.
Non abbiamo giocato in modo offensivo. Non c’è nessuna squadra tedesca gioca offensivo e i nomi offensivo come Bayern. Ultimo partita avevamo tre punte nella campo: Elber, Jancker e poi Zickler. Non dobbiamo Zickler dimenticare. Zickler è una punte in più, Mehmet più Basler.
È chiaro queste parole? È possibile di capire, cosa io ho detto? Grazie.
Offensivo, offensivo è come fare nella campo.
Io ho dichiarato con queste due giocatori: dopo Dortmund hanno bisogno forse pausa un tempo. Ho visto in Europa anche altre squadre dopo questa mercoledì. Ho visto anche gli allenamento due giorni.
Un allenatore non è nessun idiota! Un allenatore è lì … vedere cosa succedere in campo. In questo partita esistevano due, tre o quattro giocatori, loro erano deboli come una vuoto bottiglia (“una bottiglia vuota” significa in tedesco: una persona che non vale niente)
Avete mercoledì visto, quale squadra giocato ha mercoledì? Mehmet ha giocato, o giocuato Basler, o giocato Trapattoni? Questi giocatori lagnano più che gioco!
Sapete, perché le squadre Italia comprano non questi giocatori? Perché noi visto abbiamo molta volte tali partita. Hanno detto, giocatori non sono per italianen, eh…, campionis.
Struuunz! Strunz è qui da due anni, dieci partita ha giocato, è sempre ferito. Cosa permetten Strunz?! Anni scorsi diventato campione con Hamann, eh…, Nerlinger. Questi giocatori erano giocatori ed erano diventati campioni. È sempre ferito! Ha giocuato 25 partite in questo squadra, in questa club. Respectare deve gli altri collegen!
Hanno molto simpatici collegen. Ponga a questo collegen la domanda! Non hanno nessuna coraggio di parole, ma io so, cosa pensaren su questo giocatori. Devono mostrare ora, io voglio, sabato (in Germania si gioca di sabato), questi giocatori devono mostrare me, …, i suoi tiffosi, devono vincere la partita da soli. Deve da soli vincere la partita!
Io sono ora stanco padre di queste giocatore, eh.., difendo sempre questi giocatoren. Io ho sempre i debiti (Trappattono confonde le parole tedesche per “debito” e “colpa”), su questi giocatori. Uno è Mario, uno, un altro è Mehmet. Strunz invece non è, ha solo giocato il 25 per cento questi partita!
Io sono finito (=Ho finito)!”
Cari lettori vi saluto, grazie e alla prossima!