Il paese dei finti cattolici

Abbiamo sicuramente sentito tutti parlare della discussa sentenza della Corte Europea, che “vieta” l’esposizione di simboli religiosi nelle classi degli alunni.

Partiamo prima di tutto dal simbolo religioso, quel famoso crocifisso di cui si è tanto -troppo- parlato in questi ultimi giorni. La crocifissione di Gesù è l’ultimo atto della sua vita in terra, il suo sacrificio per salvare l’umanità dai propri peccati. E’ una tortura violenta, sanguinaria, è il momento più drammatico e forse più alto di tutta la storia di Cristo. Comincia ad essere utilizzata come simbolo dai cristiani intorno al IV secolo, quando l’imperatore Costantino vietò la pena capitale eseguita in questa maniera e cominciò il processo di conversione.  Nel 692, al Concilio di Trullo, fu deciso di utilizzare la crocifissione di Gesù –non la croce o il crocifisso, come spesso detto in questi giorni- come simbolo fondante della religione cristiana.

Passano quei millequattrocento anni (anno più anno meno), e nel frattempo il mondo cambia. La Chiesa (intesa come Istituzione chiesa Cattolica) conosce diversi momenti bui e meno bui, e arriva pian piano in un’epoca moderna, dove comincia a perdere il suo “potere” così tanto radicato nei secoli. E si ritrova in un posto che non è più il suo. Il mondo è andato avanti, la Chiesa è rimasta ferma.

Crocifissione (Corpus Hypercubus) - S.Dalì
Corpus Hypercubus - S.Dalì

Il suo è un potere concreto che si è sempre basato -nel passato remoto- sull’ignoranza, sulla poca cultura, sulla facilità con cui si influenzava la gente. Ma la società evolve, la cultura cambia, le persone cominciano ad informarsi. E si arriva così al giorno d’oggi, era in cui c’è poco posto per LA religione, e il mondo comincia sempre di più a diventare un colorato mosaico composto dalle più disparate forme di credo. Si giunge, naturalmente, all’abbandono lento ma costante della visione della Chiesa Cattolica come centro del mondo, grazie all’inesorabile aumento dell’informazione e del livello culturale medio. E’ un mondo che sta andando sempre di più nella direzione della multiculturalità, del rimescolarsi di popoli, dei colori, spiritualità delle più disparate con un unico, dichiarato, obiettivo comune: l’integrazione. E’ un mondo che non vuole più essere diviso in compartimenti stagni, con Maometto da una parte e Gesù dall’altra. Basta fare un giro in una qualsiasi grande città europea: passeggiano per strada indiani, turchi, marocchini, ebrei, bianchi, neri, ognuno con la sua vita. L’uomo d’affari, il fattorino, lo yuppi in carriera, e così via.

Noi però viviamo in Italia. Da noi l’indiano lo vediamo al semaforo a lavare i vetri, i neri li affondiamo sui loro barconi della disperazione, e disinfettiamo i sedili dei treni dove viaggia gente che ha la sfortuna di avere il colore della pelle diverso dal giallo-spaghetti di noi pizzapizzamariscià. Viviamo in Italia, il paese dove la Chiesa Cattolica ha il suo Stato (!!!), il paese che professa una laicità mai dimostrata nel concreto, il paese che non fa pagare l’ICI ai preti, che “regala” l’otto per mille, che promuove le scuole private gestite da ecclesiasti (Cattolici), che si indigna quando viene varata una regola che è forse la più importante della cultura cattolica: il rispetto del prossimo.

L’Unione Europea, nei suoi intenti di creare uno stato unitario che rappresenti l’unione di tutte le culture di tutte le nazioni che la compongono, si sta muovendo chiaramente verso questa moderna e sacrosanta (è proprio il caso di dirlo) direzione. Dare a tutti lo stesso valore, rispetto, uguaglianza. Questo nel concreto vuol dire anche vietare l’esposizione di simboli religiosi nelle scuole.
Mettetevelo tutti bene in testa: non è una questione di religione, di mancato rispetto, di scavalcare il potere (!!!) della Chiesa. Si tratta semplicemente di permettere alle nuove generazioni di crescere in un clima più libero possibile nei luoghi di istruzione, posti in cui è necessario il massimo equilibrio, la massima serenità, la massima uguaglianza. E mettiamoci bene in testa anche quest’altra cosa: l’epoca del “ognuno a casa propria” è finita. C’è la necessità impellente di imparare a convivere con le più diverse forme culturali presenti su questo disastrato pianeta. E poco importa che io sia cattolico, tu musulmano, lui protestante e quell’altro ancora buddista. La scuola è un centro di istruzione e di formazione, deve essere un luogo “culturalmente neutro”. Il rispetto per il prossimo finisce nel momento in cui obblighiamo un bambino di un’altra religione a stare in un luogo dove c’è un simbolo che non lo rappresenta. Come fa a rapportarsi con gli altri, con la realtà che lo circonda, come fa ad integrarsi con gli altri, e gli altri ad integrarsi con lui, se gli spariamo in faccia ogni giorno che lui è un “diverso”?
La questione è tutta qua; spinosa, fastidiosa da raccontare, ma è tutta qua.  Bisogna esser ciechi per non vederla.

croceNon è difficile immaginare il perché di tante polemiche. La Chiesa (intesa sempre come istituzione-stato, sia chiaro, non come credo) sta lentamente, ma inesorabilmente, perdendo il potere di influenza che ha accumulato ed esercitato per secoli e secoli. Con l’avvento dell’era dell’Informazione, la gente ha cominciato a ragionare con la propria testa. E questo allo Stato Vaticano non sta bene. I fedeli sono business, soldi che girano, e i soldi che girano sono potere. Perché se un giorno la maggioranza della gente (e in questo caso la speranza nelle nuove generazioni è tanta) smettesse di stare così tanto appresso all’istituzione Chiesa e magari si concentrasse a rivedere il rapporto con la religione come una cosa intima, personale, dove nessuno deve e può metter bocca, l’istituzione Chiesa andrebbe via via sparendo. E’ l’ennesima anomalia tutta italiana, perché in nessun altro paese moderno e civile di questo mondo sarebbe accaduto quello che è successo, che so, per il caso Englaro.

Sul mondo politico e sulle sue reazioni al “verdetto” della Corte europea non c’è molto da dire. Nel senso che ci ritroveremmo a dire le stesse cose che sono state dette pertanti altri argomenti. L’incoerenza impera. Tutti improvvisamente, chinando il capo, si professano cattolici, si schierano in difesa del Cristianesimo e diventano squallidi paladini di una guerra che non gli appartiene, né a loro né allo stato italiano. C’è chi discrimina il prossimo, c’è chi va con le prostitute, c’è chi organizza le ronde punitive, chi rimbalza i barconi della speranza, chi fa leggi contro gli immigrati. Gente che sarebbe radiata in tronco dall’albo del buon Cristiano Cattolico, semmai questo esistesse. Eppure sono tutti lì a farsi belli, come se ci fosse una sorta di riverente “rispetto” per l’Istituzione Chiesa, che non va mai inimicata, per carità. Tutto questo in uno Stato che, ribadisco, si professa laico e moderno.

In definitiva bisogna fare tutti un passo indietro. Non è certo esponendo un proprio simbolo nei luoghi pubblici che si dimostra il proprio credo, non è certo imponendolo. Il proprio credo si professa nelle opere, nelle azioni, nel modo di vivere e nella moralità. E, pensandoci bene, queste sono tutte cose che devono rimanere “relegate” nella sfera personale di ogni individuo, sia esso cristiano ortodosso, cattolico, protestante, musulmano, buddista, animista o creda nella chiesa Jedi.

Noi siamo un paese laico. Lasciate che i nostri figli crescano in un paese laico.

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La strip di oggi è disegnata da Alberto “Albo” Turturici autore del web-comic AlboBlog “Fumetti mostruosi”, tra i più famosi della rete. Ringraziamo Albo per la collaborazione e invitiamo tutti a seguire le sue strip quotidiane!

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36 pensieri su “Il paese dei finti cattolici

  1. l’argomento mi piace e mi fomenta. intanto è l’ennesima occasione persa da tutti. Perchè TOGLIERE invece di METTERE? spiego, ma prima una premessa importante: quello che dirò vale solo per la scuola, pubblica o privata, dalle elementari fino alla fine della scuola obbligatoria.
    perchè all’inizizio dell’anno non possiamo far trovare VUOTA e PULITA (sopratutto) una classe e poi chiedere a ciascun alunno di portare UN qualcosa da appendere, appoggiare, legare, “saldare” fino alla fine dell’anno?
    francamente non capisco perchè un luogo d’istruzione debba vietare, e soprattutto, non capisco come si possa INSEGNARE vietando!
    dov’è la multiculturalità? il cosmopolitismo? il rispetto? cosa c’è di male se accanto ad un cristo mettiamo un maometto? e se uno studente vuole appendere che guevara, perchè un altro non può appendere berlusconi, il papa o Mussolini (a proposito, MUSSOLINI si può appendere! e se non si può, beh, io non sono d’accordo!)
    l’errore culturale che tutti commettiamo e quello di non capire che adoriamo, preghiamo, professiamo, i PROFETI del Signore. Non il Signore stesso, o il suo messaggio IDENTICO per tutti. Maometto e Cristo sono portatori del VERBO! lasciamo stare “il gioco di prestigio” dell’incarnazione, dell’uno e trino. tutti cavilli usati da questo e quello per ottenere POTERE. Adoriamo DIO dal momento in cui abbiamo poggiato il culo sul pianeta terra. solo che con il passare del tempo siamo diventati un casino di genete, e tra questa genete qualcuno si è preso la briga di diffondere con convinzione il VERBO!
    ma dov’è il problema se nel 2010 in una classe elementare una maestra (UNA o TRINA, fate voi) dica agli alunni di prendere il pongo o qualsiasi altra cosa, di modellare delle statuette che rappresentino BUDDHA, CRISTO, MAOMETTO e tutti gli altri… e metterli a braccetto??
    questa scuola così non mi piace… e l’Unione Europea così non va da nessuna parte.

  2. Sono d’accordo con te, o nessun simbolo o tutti
    Il problema è che i cattolici non accetterebbero nessuna delle 2 soluzioni…..

  3. Beh, io come Cristiano (che sia Cattolico, poi, è secondario) sarei perfettamente felice di vedere anche gli altri simboli. Così come sarei felice che le ore di religione nelle scuole non fossero di solo insegnamento della mia religione.
    Anzi, Il Problema (in quest’ambito) è proprio che non si mette niente e che si cerca di risolvere togliendo.
    Se notate, quanti quiz televisivi beccano in castagna i partecipanti alla prima domanda religiosa/biblica/cultrale?
    Io son fermamente convinto che, invece, si dovrebbe informare di forza tutti! E’ la società dell’informazione, giusto, è un concetto molto sottolineato in questo articolo…e allora perchè non si sa praticamente nulla?

    Forse sono drastico, ma mi trovo a contatto con persone che si dicono credenti (di svariate religioni) e che si fanno delle idee sul Cristianesimo, sull’Islam o sul Buddismo guardando i cartoni animati, leggendo degli attentatori o osservando statue di pancioni ben straiati…Non si approfondisce mai il fatto che si studi la teologia da almeno 2000 anni di tutte le più importanti religioni…

    Ora, notate una cosa, non dico questo convinto che poi, tanto, la mia religione è la migliore e che quindi sceglieranno la mia (e sappiate che c’è chi promuove l’informazione solo per giocarci allegramente e poi tirar acqua al proprio mulino), ma perchè un giudizio critico deve nascere seriamente dalle persone TUTTE! E nei confronti di tutti! (e questo concetto, invece, è difficile da digerire da parte di tutti si sia Atei o Credenti)

    La faccenda che l’Italia è stata uno stato che per tradizione…bla bla bla…bene, ci stà, ok.
    In realtà nel mondo ogni volta che l’uomo non riusciva a spiegar qualcosa metteva qualcosa di mistico…sovrannaturale. Con il tempo si son spiegate molte cose e le religioni più animiste son state soppiantate dalla conoscenza. Sono rimaste quelle che toccano l’uomo nel profondo (nel bene e nel male) o che suscitano le reazioni più forti (quelle a favore, quelle degli estremisti, quelle di chi le critica e ne esce). L’importante è che è insito nell’uomo questo comportamento. O si sceglie di ignorarlo, pensando di ricondurlo ad un razionalismo (e allora insegnamo il razionalismo a tutti che sarebbe importante) oppure insegnamo alle persone le religioni e lasciamo che sia la famiglia, l’ambiente, il carattere di ogniuno a far scaturire quella cosa di cui in pochi parlano, la Fede.

    Poi, non funzionerà, bene, avremo sbagliato, ma intanto c’è stato chi c’ha provato!

    Se ho sbagliato a dir qualcosa, felicissimo d’ascoltar critiche e commenti!

  4. Difendere il crocifisso come simbolo del cristianesimo e’ pura apostasia. Ormai tutti sanno che la croce e’ un simbolo precristiano-pagano con connotazioni pornografiche (visitare British Museum) e Gesu e’ morto su un palo. Fate ricerche su Internet – I governi del mondo si sono stancati di guerre e tensioni causate dalle religioni. Siamo vicini alla fine di tutte le religioni. Piu’ la gente si anima a favore o contro piu’ il cappio si sta stringendo. The end is near!

  5. … Inoltre mi chiedo cosa proverei se un mio carissimo amico fosse messo a morte ingiustamente? Mi chiedo se per ricordarmi di lui mi farei una copia dello strumento con cui è stato ucciso? (tipo nodo scorsoio, spada, pistola o sedia elettrica) Penso che abborrirei quell’oggetto piu’ che ritenerlo un oggetto caro. Invece penserei piu’ al mio amico come persona ed esempio.

  6. Ma che c’entra? cancelli la storia di Cristo così?? anche a me piacerebbe vedere piùstatue come quelle viste nel film DOGMA (che consiglio vivamente).
    non è l’atto della crocefissione, ma ciò che rappresenta.
    “Fate ricerche su Internet”. e che due coglioni con queste ricerche su internet!!! se poi devi dire queste cose è meglio che lo stacchi internet.
    “le guerre in nome della religione”: a me non sembra che i governi occidentali esportano religione.
    “siamo vicini alla fine delle religioni”. infatti è nata scientology, e la gente ancora va dai santoni.

  7. Caro pascqualo, aspetta e vedrai…
    allora fai ricerche su tutte le fonti piu’ autorevoli in formato cartaceo, ma fai ricerche…
    la fine delle religioni non e’ una mia previsione ma una profezia scritta nel libro dell’Apocalisse o Rivelazione che ogni buon sedicente cristiano dovrebbe conoscere. Purtroppo molti pseudo cristiani conoscono solo il crocifisso e non sanno niente della Bibbia

  8. Ciao,
    Bel post!

    Come vedo da alcuni commenti, non sempre il messaggio raggiunge il destinatario. Benché tu lo abbia chiaramente esposto.

    Voglio di mio aggiungere il punto di vista di italiano all’estero.
    Vivo da 5 anni in Finlandia, paese cristiano protestante.
    L’ipocrisia della Chiesa (di cui si parla nel post), l’intimitá della religione, l’importanza della condivisione dell’informazione, la necessitá ultima di rispettare il prossimo nella sua diversitá, sono cose per cui Lutero ha creato una propria Chiesa qualche centinaio di anni orsono. Non sono proprio questioni che affrontiamo noi per primi.
    Oggi, dalla Germania a tutta la Scandinavia abbiamo bibbia e messa nelle lingue locali (e non in latino, come in Italia é stato fino a non troppo fa), preti uomini e donne inseriti in societá con proprie famiglie e figli, mancanza di polideismo mascherato in culto dei Santi, mancanza del rito della confessione. Ma soprattutto: la Chiesa locale é un organo totalmente distinto dallo Stato, su cui non deve avere potere alcuno. Gli interessi della Chiesa non sono necessariamente gli interessi dello Stato, e quindi della comunitá. Come vogliono farci credere in Italia.

    Carlo, le tue opinioni sono fortemente cattoliche, piú che fortemente cristiane. Se hai l’occasione di incontrare un protestante facci una chiacchierata…

    Oggi nei paesi cristiani protestanti ad esempio non troverete mai un crocefisso appeso se non in chiesa. Qui in Finlandia non si riesce proprio a capire perché ci dovrebbe essere un simbolo religioso in una scuola. A scuola si va per imparare a far parte della societá: stare con gli altri e rispettarli, comunicare e ricevere informazioni.

    • Non solo parlo già con i protestanti, ma non sai neppure con quanti…Anglicani, Protestanti, Testimoni di Geova, solo per parlar di quelli che si rifanno al Cristo. E’ buona parte del mio tempo libero, la discussione e il confronto con il prossimo. Ti assicuro che ne sento tantissimi. Ma, proprio come specifichi tu, sei all’estero, in uno stato dove non c’è il bisogno di scoprire la Fede e la religiosità…Io, qui in italia, invece, vedo soprattutto tantissimi che chiudono gli occhi invece di confrontarsi.

      A scuola si va si per imparare, ma imparando matematica, fisica, chimica, storia ecc non ci si può dire “Educati”. Al massimo ci si può dire “Eruditi”…

  9. Premetto che sono sicuramente contro il crocifisso nei luoghi pubblici.
    Ma che ne pensate di quello che è successo a Giancarlo Loquenzi, e che racconta in questo articolo.Fino a che punto si spingerà la “laicità”.

  10. Cito(ruggiaturku):
    “A scuola si va per imparare a far parte della societá: stare con gli altri e rispettarli, comunicare e ricevere informazioni”
    francamente non riesco a spiegare la contraddizione di questa frase. un crocefisso o un poster di qualsivoglia natura appeso in un muro non è comunicazione? informazione?
    fornire informazioni circa quel qualcosa su un muro, non è imparare a far parte della società?
    io non ci vedo niente di male. a me le persone che si urtano per un crocefisso o qualsiasi altra cosa, fanno prima rabbia e subito dopo tenerezza. perchè a ben guardare sono loro quelle poco tolleranti.
    e mi fanno ridere come e forse più di quelli che “io non credo” e poi stanno solo che a bestemmiare.

  11. @nemopesciolino:
    un giorno tutto finirà. per questo vale la pena non pensarci. poi… UN GIORNO… capirai!! tipo “le faremo sapere” ad un colloquio. hai voglia ad apsettare!! ahahahaha

  12. L’articolo è bello, e devo dire che mi piace come è impostato e come parla del pensiero illuminista, concordo anche che la chiesa ha abbandonato durante gli anni quelli che sono chiamati i canoni della vera fede, il carisma cattolico, etc.
    Io non sono razzista ma non concordo che nelle scuole si debba togliere un simbolo del cristianesimo, un simbolo sacro, la crocifissione ci ricorda appunto che Gesù è morto per noi, per salvarci dal peccato, se si toglie il crocifisso dalle scuole, poi lo si toglierebbe da qualsiasi altra parte, perché giustamente le leggi poi vanno pian, piano aumentando.
    E’ vero che la fede, l’amore per la religione e sopratutto per Cristo, non lo si dimostra attraverso un crocifisso, ma attraverso un crocifisso si racchiude la speranza, la fede, l’amore, la coscienza, faccio un esempio banale:
    Io a scuola quando c’era un compito in classe avevo sempre una gran paura, ma guardando il crocifisso mi sentivo sollevato, perché mi dava sollievo nel guardarlo, mi chiedo perchè togliere questo a chi può e vuole sentirlo? io credo che se il crocifisso viene tolto aumenteranno molte azioni vandaliche e anche la criminalità, sempre nelle scuole, e sicuramente si toglierà con esso anche la lezione di religione.
    Sarebbe una buona idea che invece far togliere, far mettere altri simboli di altre religioni, anche per fa accrescere una buona e sana multicultura tra religioni diverse, così si ha maggiore libertà a tutti, e non si toglie niente a nessuno, e in più accrescerebbe un uguaglianza e una maggiore conoscenza tra persone di nazionalità diverse.

    • Ma io proprio questo non capisco.

      Perchè in uno stato laico, dichiarato da alcuni “democrazia”, si sente questo bisogno di ostentare alle pareti crocifissi e santini?

      Ognuno deve essere libero di seguire la propria fede (io sono ateo, e mai vieterei a nessuno di credere in ciò che vuole, o di indossare una croce…
      ma in luogo pubblico non lo concepisco.
      In un luogo dove devono crescere i bambini e devono formarsi.

      Abbiano la libertà, e si insegni loro la storia delle religioni, il perchè delle differenze, e il concetto che non esiste una religione “migliore” delle altre.

      Che senso ha appendere ai muri maometto, gesù, buddha, jabba o mashiro tamigi?

      La religione è qualcosa di spirituale, così come ad esempio lo è anche il mio non credere.

  13. METTERE e NON TOGLIERE mi sembra un primo passo avanti condivisibile. Io mi infastidisco a tutta questa polemica basata su un simbolo che ci appartiene e che racchiude valori di uguaglianza e fratellanza validi per tutti e definiti cristiani per antonomasia. Valla a spiegare l’integrazione ad un bambino di 5 anni senza mettere in mezzo i contenuti religiosi che sono uguali per ogni credo (senza integralismi). Non credo che in italia ci sia un istituzione valida per insegnare i valori morali. La scuola e la famiglia sono il vero problema dell’italia non la Chiesa. Con o senza il crocefisso i bambini continueranno a lanciarsi sedie e banchi appresso o offendere e torturare i maestri poichè ricevono solo merda dai propri genitori e dalla società che li istiga a prevaricare sul prossimo e non accoglierlo. Quindi nonostante tutte le malefatte e l’immobilismo dell’istituzione chiesa, si offre sempre come valido insegnamento, per ora insostituibile in Italia.

  14. carlo v, appunto perchè siamo in democrazia TOGLIERE e PRIVARE è un controsenso. nei miei commenti ho voluto sottolineare un punto, e lo ripeto: ad inizio anno chiediamo agli alunni di portare ciascuno un suo “MITO”, DIO, SIMBOLO, EROE. non mi dispiacerebbe vedere cristo accanto ai metallica, sai? o buddha accanto agli hatebreed. o del piero, totti. insomma. il concetto è che VIVERE INSIEME significa prima di tutto conoscersi. non ci vedo ninete di male. invece viviamo ancora in un paese in cui guardi male uno perchè ha i capelli lunghi “allora è metallaro”. dove gli EMO vengono picchiati ed emarginati.
    dove chi va in chiesa è uno sfigato, e dove un mussulmano è un nemico. MA CHE MERDA E’ QUESTA? togliere le espressioni culturali dell’uomo è come dire “abbiamo un enorme problema con gli incendi. benissimo. tagliamo gli alberi!”
    e te lo dice uno che da un pò di tempo ha maturato profonda repulsione per la democrazia.

  15. Avete scritto un’enormità di fesserie. Mi fate una pena! Se non vi sta bene l’Italia così com’è trovatevi un paese migliore o inventatevelo voi! La Chiesa è di Cristo e non sarà MAI distrutta dagli uomini, illuministi, comunisti, radicali, musulmani che siano!
    Perchè non parlate di quanto bene ed amore la Chiesa ha diffuso e diffonde nel mondo nel nome del Crocifisso?

    • A parte gli insulti naturalmente inutili di cui si potrebbe fare anche a meno, se potessi inventare uno stato migliore, lo farei di sicuro.

      Penso tu non abbia capito che il punto del discorso non è la Chiesa in quanto Chiesa Cattolica, ma l’istituzione che la rappresenta sulla terra, che è composta da uomini come tutti gli altri, solo vestiti in maniera diversa. La Chiesa (vista come religione), se non te ne fossi accorto, sta già venendo distrutta giorno per giorno dagli uomini, e soprattutto dagli uomini di cosiddetta fede. Basti guardare l’esempio dei preti pedofili. Una debolezza dell’uomo che va a distruggere complatamente ciò per cui è nata la Chiesa.

      Nessuno nega del bene e dell’amore che alcuni (spero molti) di questi uomini apportano al mondo e la società, ma l’argomento del giorno riguardava, per l’appunto, la polemica dei crocifissi.

      Una risposta del genere è un po’ come dire “Perché di Riina parlate solo della Mafia, pensate a quanti regali faceva ai suoi figli a Natale.”

    • Vorrei aggiungere una frase alla lettera aperta (“Il Comunista”)scritta a Camminando Scalzi pubblicata il 25/10/09 a margine dell’art. Te-le-visioni, autore Laraspata: non ho mai pensato di distruggere la Chiesa di Cristo.

  16. credo che il signor pasquale si dimentichi un periodo alquanto allegro chiamato Medioevo con organizzazioni altrettanto gioiose come L’INQUISIZIONE.

    Mi ha fatto ridere quel tizio a RadioMaria(non so se fosse un prete ma e’ probabile) che se ne uscito con una frase veramente da OSCAR: -Pero’ bisogna dire che anche l’Inquisizione ha fatto del BENE…..per carita’ ha ragione eh! siccome c’era tanta gente stanca di vivere LORO gli hanno dato una mano! un opera altamente meritoria non c’e’ che dire!

  17. Vabbè regà…… voglio dire…. fin’ora il crocifisso ha portato scompiglio????? Ha discriminato qualcuno??? Ha offeso qualcuno???? NON MI PARE PROPRIO!!! Anzi…….. vorrei vedere se noi andassimo in un paese islamico o buddista o induista…. e dettiamo legge al paese loro…. voglio proprio vedere come ci riducono!!!! Ed infatti a sollevare la questione del crocifisso qualche tempo fa fu proprio un islamico….. ma guarda un po’…….!!!!!! Voglio dire che l’Italia sia un paese laico va bene…. ma voi tutti SAPETE VERAMENTE cosa significa il termine LAICO?????? Io sto studiando teologia ed essere laici non significa essere contro la religione, atei o agnostici, nell’accezione moderna significa “aconfessionale” ma (e non mi sto inventando niente) anche wikipedia traduce così: <>
    Quindi???????? Il laico è colui che non è nè consacrato, nè sacerdote, nè religioso!!!!!!!

    ALLORA SE PROPRIO SI VOGLIONO TOGLIERE I SIMBOLI RELIGIOSI, TOGLIAMO ANCHE LE FESTE DIVENTATE NAZIONALI CHE PER NOI CRISTIANI INVECE SONO RELIGIONE COME IL 15 AGOSTO, L’8 DICEMBRE, NATALE E L’EPIFANIA!!!! VA BENE COSì???? SE FACCIAMO TANTO GLI “SBORONI” E VOGLIAMO ESSERE “MODERNI ED AVANTI”, ALLORA A PASQUA FESTEGGIANO SOLO I CRISTIANI, MENTRE TUTTI GLI ALTRI LAVORANO E VANNO A SCUOLA, COME NELLE ALTRE FESTE! PUNTO!!!!!

    • Così, tanto per la cronaca, cominciamo con il dire che il giorno di Natale è situato nella data di una festa che in precedenza era Pagana (ma tu studi teologia, sicuramente lo saprai).

      Secondo, non capisco perché battere tanto i piedi per terra o cercare “privilegi” per i cristiani. Allora il punto del discorso è proprio sfuggito. Qua bisogna andare nella direzione dell’integrazione e dell’uguaglianza, non in quella dell’esclusivismo e dell’esclusione. E cavolo, è un principio prima di tutto cristiano cattolico.

      Comunque pensieri come il tuo, e come quelli di tanta altra gente, andranno per fortuna via via scomparendo con il tempo.
      Non è una questione d’esser “moderni e avanti”.

      Il punto della discussione, che forse è sfuggito ai più, non è la questione “crocifisso” in sé, ma il fatto che una normativa europea venga messa in discussione soltanto nel nostro paese, paese purtroppo oberato dalla ingombrante e anacronistica presenza dell’Istituzione Chiesa.

      Perché in fondo, e ne sono sicuro, il vero Cristiano Cattolico continuerà a pregare per sé, in chiesa, a casa, e poco si preoccuperà della presenza o meno del crocifisso in una scuola.

      Non trasformiamo la religione in razzismo e in integralismo.

      E, infine, il vecchio trucco dialettico “eh, ma se lo facessimo a loro?” non funziona più da tempo. Un ragionamento basato sull’assunto “guarda prima gli altri” non porta da nessuna parte.

  18. Purtroppo non riesco a copiare quello che wikipedia riporta, ma basta che voi scrivete laico su google e cliccate e vedete cosa c’è scritto sull’enciclopedia multimediale!
    Spero sia stata chiara!!!!!
    Ripeto allora per le feste religiose noi cristiani festeggiamo, mentre tutti gli altri lavorano!!!!

    • Devi essere proprio una VERA CRISTIANA se dici una cosa di questo tipo:

      “Ripeto allora per le feste religiose noi cristiani festeggiamo, mentre tutti gli altri lavorano!!!!”

      Forse dovresti studiare un po’ di più teologia e la religione cristiana, o parlare una mezz’oretta con un prete. Ridurre delle feste religiose ad una ripicca nei confronti di chi non crede è la cosa più lontana dalla spiritualità che mi sia capitata di leggere in tutta la discussione.

      P.S. Per quanto mi riguarda le feste religiose potrebbero benissimo essere soppresse, a favore di feste statali decise di comune accordo (come le vacanze estive si potrebbero fare quelle invernali, ecc ecc). Ma questo è un mio parere personale.

  19. Un’ultima cosa: ma voglio dire…. ma come si permette l’autore di questo articolo a dire cosa deve o non deve fare il buon cristiano se davvero esistesse!!!! Così ha scritto!!!! MA STIAMO SCHERZANDO???????????? QUI STIAMO VERAMENTE CAGANDO FUORI DAL VASINO!!!!
    IO SONO CRISTIANA CATTOLICA, MA NON SANTA!!!! ANCHE GESù CRISTO HA DETTO: “CHI è SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA” E chi è in questo mondo santo????? Chi è che non pecca??????? Essere cristiano significa camminare in un percorso che ha come modello di vita Gesù, essere suoi seguaci e nell’andare avanti crescere sempre più nella perfezione!!!! Anche se non è facile!!!! Ma è un cammino e ci si prova!!!!!! Avere fede vuol dire andare oltre dove la razionalità si ferma!!!!!! Chi mai ha dettato leggi come il “buon cristiano” deve comportarsi???? Non lo ha obbligato nemmeno Gesù, figuriamo sti giornalisti!!!!!!!!
    Se i preti poi non pagano l’ICI, o il Vaticano ha uno stato proprio di certo non è colpa mia nè colpa di tutti i fedeli cristiani!!!!! Ci sono stati accordi tra stato e Chiesa nei secoli precendenti, come per esempio i patti Lateranensi, ma noi popolo di Dio (se così ci riteniamo tali) che cosa possiamo farci???????
    Il Vaticano non è la fede, quando vedete la classe ecclesiastica, andare in giro con i mega macchinoni, non è quella la fede e non capisco perchè se per colpa di qualcuno noi tutti cristiani (e cattolici specialmente) dobbiamo essere CATALOGATI il contrario di quello che veramente si è!!!!
    Ripeto, i buoni ed i cattivi ci sono dappertutto (come per esempio gli estremisti islamici), ma non SI PUò FARE TUTTA DI UN’ERBA UN FASCIO!!!!!!!!

    • Rileggi bene l’articolo e le frasi incriminate, mi sa che non hai capito proprio nulla di quello che intendevo. Io non ho detto che “il buon cristiano” non esiste, ma in maniera ironica e provocatoria ho parlato di “albo del buon cristiano”, ed è a quello che si riferisce il “semmai esistesse”.

      Inoltre ho spessissimo puntualizzato che mi riferivo all’Istituzione Chiesa, e non alla religione in sé. Non sono così irrispettoso.

      Prima di sparare critiche, leggiamo bene quello che c’è scritto, e facciamo appunti SENSATI (visto che ti piace tanto usare il Caps Lock), non sbraitare frasi a caso. Io non credo d’aver insultato nessuno. Anzi ne sono più che sicuro.

      Prima di mettere online un articolo lo leggo e lo rileggo proprio per non incappare in possibili fraintendimenti, quindi sono abbastanza certo di quello che ho scritto.

      Forse dovresti rileggere l’articolo, e poi le tue risposte, anche tu prima di postarle. Ne usciresti un po’ meglio. Grazie per la discussione e buon proseguimento.

  20. UNO: Per quanto riguarda la festa di Natale, è solo simbolica, lo so che Gesù non è nato il 25 dicembre!!!!
    DUE: io non sto discriminando gli altri che non sono cristiani nè voglio avere i privilige solo per i cristiani, sto solo dicendo che fanno a tutti COMODO le ricorrenze religiose per stare a casa, fare weekend fuori e festeggiare, se tu ci pensi bene chi non crede o è di un’altra religione cosa festeggia?????? Quale ricorrenza ricordano???????? Opure tu festeggeresti mai una festa islamica o induista se per te non ha alcun significato???????
    Però ripeto ci piace a tutti non lavorare o sfruttare quei giorni per farci le vacanze!
    TRE: lo so che devo studiare un po’ più di teologia, infatti non ho ancora finito il percorso di studi, e ricordati che il vero cristiano non è perfetto, te lo ripeto: NESSUNO è SANTO SU QUESTA TERRA! Ma è un continuo cammino verso la perfezione e verso l’accoglienza per il prossimo!

    • Ti ho già spiegato in precedenza che se fosse per me (quindi il mio parere personale) convertirei più che volentieri le feste religiose in feste statali predefinite, senza alcun legame con la religione. E credimi, per me, la Pasqua è una domenica come tutte le altre.

      Il fatto che le feste religiose coincidano con le vacanze non è una cosa che dipende da me o che posso scegliere io, ma se potessi io di sicuro virerei anche in questo caso verso un’alternativa più “laica” e meno “religiosa”.

      L’accoglienza del prossimo non si fa imponendo il proprio credo.

    • guarda sally forse presa dall’ira “a prescindere” e dalla voglia di commentare, hai letto l’articolo con superficialità e sebbene molte delle tue argomentazioni potevano far nascere un interessante dibattito le hai trattate ed esposte così in malo modo che non ci porteranno da nessuna parte.

  21. Forse fraintendi il mio discorso, ma non sto imponendo il mio credo (ognuno ha il suo)! Se per te la Pasqua è una domenica come tutte le altre, vuol dire che non credi, nel senso che non credi alla riccorenza che i cristiani in quel determinato giorno gli attribuiscono un significato enorme!!!!! Se per te non vuol dire nulla, non è un mio problema, siamo liberi o no di professare?
    Io non sto dicendo che se le feste religiose conincidono con le vacanze (e non è del tutto vero, l’ 8 dicembre per esempio è in un mese dove non ci sono “ferie”) sia colpa tua, sto affermando che anche per chi non è cristiano, fa comodo stare in “vacanza”!
    Ti ripeto, essere laici vuol dire un’altra cosa: IO SONO LAICA, nel senso che non sono nè una suora, nè una religiosa, nè sacerdotessa, nè frate, cioè non sono “consacrata” e non ho un “ministero” particolare da svolgere, anche se con il battesimo TUTTI i cristiani, divengono <>.
    L’alternativa laica, come tu hai detto, di certo non risolverà i VERI problemi che affliggono il mondo, ma soprattuto la nostra nazione, perchè il crocifisso nelle scuole non è il vero problema “sociale” e ci stiamo attaccando veramente a delle cose FUTILI, di cui prima nemmeno ci si pensava!

    • Ma guarda che io sono assolutamente d’accordo con te, è una tale stupidaggine. Solo che sottovaluti un punto importante. La corte Europea ha dato ‘sta norma, e il bordello lo sta facendo il Vaticano!! E con esso tutte le frange politiche di finti cattolici che lo seguono pur di racimolare qualche voto in più. Se nessuno avesse tirato su una polemica, ma avessero accettato la GIUSTA norma europea senza tirar fiato, sta tranquilla che discussioni non ne sarebbero successe.

      Il vero e più grosso problema è l’Istituzione Chiesa, da cui tutti i veri Cristiani Cattolici dovrebbero imparare a distaccarsi e prenderne le distanze. E’ un ricettacolo di potere, e sono sicuro che Gesù (se mai fosse esistito e potesse ritornare) li caccerebbe tutti a calci nel sedere dal tempio. (sperando che questa mia metafora non venga presa di nuovo troppo sul serio, perché non ce la farei a spiegare anche questa).

      Ti aiuto per la definizioe da Wikipedia, che penso non smentisca minimamente quello che io ho scritto e quello che ho sempre inteso per laico:

      LAICO (da Wikipedia): Il termine laico nell’accezione moderna del termine ha significato di “aconfessionale”, ossia di slegamento da qualsiasi autorità ecclesiastica di confessione religiosa.

      SLEGAMENTO DA QUALSIASI AUTORITA’ ECCLESIASTICA DI CONFESSIONE RELIGIOSA.

      Bene, direi che abbiamo detto tutto.

  22. Non so perchè non l’abbia scritto il file, comunque volevo dire che con il battesimo i cristiani divengono “sacerdoti, re e profeti”! Ovviamente bisognerebbe spiegarne il significato, non attaccarsi alle parole….

  23. … direi che da questa serie di commenti si intuisce quanto possa essere difficile integrarsi. e il bello è anche che tra gli autori dei commenti c’è ci tende all’intergazione. vale a dire: non basta neanche che ti vengo incontro!
    bellissimo il richiamo a gesù che caccia tutti dal tempio, forse il miglior passo del vangelo che tanto dovrebbe farci apprezzare la figura, il personaggio, il mito (insomma quello che vi pare).
    per quanto riguarda il punto centrale, e cioè la normativa europea, a me continua a sembrare strano come una COMUNITA’ nei fatti voglia poco IN COMUNE! cioè (e mi aspetto che qualcuno mi dica “pascquà, hai rotto le palle, abbiamo capito quello che pensi), perchè dire con una norma “TOGLI” invece che “METTI”? quello che ti pare, ma metti! quello che è possibile appendere per legge, ma metti! come si fa ad imparare a stare assieme se non c’è “convivenza” di stili, abitudini. boh.. vabbè… io sicuramente non sono ancora pronto per essere europeo.

  24. Io non sono un laureato, nè studio teologia. Sono abituato a vedere le cose da un punto di vista quanto più possibile non di parte. Mi chiedo, quindi, ma come può una classe politica parlare tanto e prendere posizioni su di un argomento cosi serio e delicato, quando poi resta implicata in azioni che nulla hanno a che vedere con quello che il Crocifisso vuole rappresentare, che sia esso esposto in una Chiesa o appeso alla parete di una scuola. E chissà, come loro, quanti di noi cadiamo nella stessa ipocrisia. Francamente credo che se invece di applicarci su queste discussioni ed i politici e noi tutti sulla terra contribuissimo ad evitare che ogni 6 (SEI) secondi, nel mondo, muore un bambino per fame,per contropartita, il primo a rinunciare ad essere esposto alla parete sarebbe proprio Lui, Gesù Cristo.

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