Giornata mondiale dell'Aids 2009.

Logo-AIDSOggi è la giornata mondiale dell’Aids, un invito alla prevenzione di una malattia ancora -purtroppo- sottovalutata.

La scelta di questa data non è casuale: il primo Dicembre del 1981 è stato il giorno in cui fu diagnosticato il primo caso di immunodeficienza umana. Da allora la malattia ha mietuto venticinque milioni di vittime, caratterizzandosi come tra le epidemie più disastrose nella storia. Attualmente si stimano circa trentatré milioni di persone infette nel mondo , con una casistica maggiore nell’Africa meridionale. Le origini di questa malattia sono incerte. Si pensa che sia imputabile ad una mutazione di un retrovirus presente nelle scimmie che abbia poi infettato gli umani nell’Africa sub-sahariana del XX secolo.

Si sono individuate tre vie di trasmissione principali del virus del HIV

– via sessuale: tramite rapporti non protetti

– sangue e suoi derivati: trasfusioni, scambio di siringhe tra tossicodipendenti, rischi per gli operatori sanitari ed anche per chi pratica tatuaggi e piercing

– madre – figlio: parto e allattamento, tuttavia con le dovute precauzioni (parto cesareo, esclusione dell’allattamento dalla madre) è stato ridotto drasticamente il numero di contagi.

Il virus si è trasmesso massicciamente grazie a rapporti sessuali non protetti, trovando terreno fertile in quei paesi non sviluppati, per mancanza d’infrastrutture della diagnosi e per la triste pratica del “turismo sessuale”.

Su questo virus si contano anche delle speculazioni scientifiche “farneticanti”: da malattia degli omosessuali alla sconclusionata teoria negazionista in cui si negava un nesso tra HIV e AIDS, visione che ha contribuito alla sua maggiore diffusione, specie nel Sudafrica. Per evitare ulteriori disastri all’umanità, una commissione di cinquemila scienziati e medici -tra cui undici premi Nobel- si riunì nel 2000 a Durban, per firmare un documento (cosiddetta Dichiarazione di Durban) che ha definito una volta per tutte il legame causale tra il virus dell’HIV e l’AIDS.

Nel nostro paese, ci sono circa 170mila malati. Secondo le stime, inoltre, circa un quarto delle persone Hiv-positive non sa di essere infetto.

Non esistono cure! Al momento ci sono soltanto terapie per allungare la vita dei pazienti. L’unica arma più efficace resta sempre e comunque la prevenzione. Non rimaniamo indifferenti, l’AIDS non è stato sconfitto nè è scomparso. E l’unica arma per combatterne il contagio è proprio la prevenzione. Quindi non dimentichiamolo, e rispettiamo noi stessi e gli altri. Sempre.

Ecco il sito ufficiale su cui reperire tutte le informazioni del caso: http://www.worldaidsday.org/

Ulteriori Fonti: Wikipedia

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4 pensieri su “Giornata mondiale dell'Aids 2009.

  1. Questo flagello del nostro secolo è ancora molto sottovalutato, e c’è ancora molta ignoranza su questo argomento. Viviamo in un paese in cui la Chiesa ancora è contro l’utilizzo del preservativo, di fronte ad una malattia che miete migliaia di vittime all’anno. E ho come l’impressione che negli ultimi anni se ne sia parlato sempre meno.
    Per ora purtroppo non esistono armi per guarire da questo male, e la prevenzione è davvero l’unica arma che abbiamo per combattere la sua diffusione.
    L’AIDS è subdolo, è un nemico che vuole essere dimenticato, stare nascosto. Teniamolo sempre sotto i riflettori.

    • Si sono trovate delle terapie che sono dei palliativi alla risoluzione del problema… e quindi c’è una minore percezione reale del rischio di trasmissione. Bisogna continuare ad informare, informare, informare,fino a quando non verrà trovata una cura.

    • L’altro giorno però leggevo da qualche parte (forse su Repubblica.it) che sebbene le infezioni siano in calo in generale, sono in crescita per quanto riguarda i giovani e gli adolescenti…

      La mancanza di informazione ne è sicuramente una causa. Comunque è ancora lunga la strada da percorrere, se ne parla ancora troppo poco.

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