Gran premio di Spagna: Formula Ø

Il gran premio di Barcellona è una tappa del mondiale che non offre spazio allo spettacolo: due anni fa cinque sorpassi, l’anno scorso soltanto due. Quindi ci chiediamo come mai si continui a confermare un tracciato avaro di emozioni. Il timore era proprio questo al ritorno sui circuiti europei. La modifica al circuito (una chicane nell’ultimo settore) ha favorito qualche sorpasso in più, lo spettacolo è migliorato ma per la vittoria tuttavia non c’è stata nessuna lotta; quindi mentre si ricerca affannosamente un assetto ideale per lo spettacolo in pista, la formula uno è formula noia: utile se si cerca di prendere sonno dopo un lauto pasto domenicale, sdraiati sul divano alle prese con una difficile digestione.

Laddove il pilota è svilito nel suo ruolo, le uniche variabili decisive sono il meteo – vedi gli appuntamenti precedenti di Malesia, Australia, Cina –e gli inconvenienti tecnici. La componente fortuna, quindi caos, sembra il fattore discriminante per sbloccare dei valori in campo imbalsamati. Fernando Alonso, che a quanto pare dalla buona sorte è sponsorizzato, coglie un risultato insperato, che premia la sua tenacia a stare lì con i primi con una macchina non al top. Ma andiamo con ordine.

Ha vinto Webber, che ha dominato il gran premio dalle qualifiche alla gara, sovrastando sempre il suo compagno di squadra Vettel. Alonso si è piazzato secondo approfittando dei guai di chi lo precedeva:  Vettel (arrivato terzo) ha avuto problemi con i freni ed Hamilton ha avuto un cedimento meccanico all’anteriore sinistra, nell’ultimo giro! Grazie allo spagnolo, la Ferrari coglie un risultato insperato, meritato se consideriamo il suo passo di gara, decisamente ottimo pur con una vettura inferiore.

E qui arriviamo subito alla fine dell’articolo, perchè non abbiamo molto da raccontare. Si può aggiungere  che l’unico pilota che ha movimentato la corsa in modo interessante è stato Schumacher: con un sorpasso magistrale su Button, ha “resistito” – eufemismo – ai suoi sterili attacchi per più di cinquanta giri. Ottima corsa dunque per il tedesco, che si riguadagna i galloni di primo pilota su Rosberg, ectoplasma per tutto il week-end. Massa ha mangiato la polvere di Alonso: è vero che Fernando correva in casa, ma io credo che  la Ferrari deve decidere di puntare sul pilota asturiano per sperare nel mondiale piloti il prima possibile.

Risultati gara
Classifiche mondiali

via | gazzetta.it

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Biscotti prelibati

Oggi parliamo di biscotti. No, non siamo passati ad una rubrica di culinaria, più semplicemente apriamo una parentesi su alcune partite che vengono giocate…come possiamo dire…in maniera diversa da come sarebbe invece accaduto in circostanze “normali”. Lo spunto è senza dubbio ciò che è accaduto in Lazio-Inter della settimana scorsa, dove lo striscione di un tifoso presenti sugli spalti che recitava “Scansamose” è stato perfettamente recepito dalla squadra, tranne che da Muslera, fischiatissimo dai propri sostenitori dopo aver compiuto alcuni ottimi interventi. Di biscotti, pastette o come li si voglia chiamare la storia del calcio è piena da far paura. E pensate che nelle massime serie è un fenomeno molto poco diffuso, se comparato a quanto succede nei campionati minori, dove se una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato toglie punti ad una che ne ha ancora bisogno…crea scalpore e quasi disgusto. Motivazione che manca si dirà, come il Novara promosso in B che perde in casa contro la Paganese ultima in classifica che scavalca il Lecco e conquista i play-out (risultato che sarebbe stato diversissimo a metà campionato, ma tant’è!). Ma ciò non basta a giustificare quelli che a volte sono semplici insulti al gioco più bello del mondo. Ripeto, ad elencare tutte le partite sospette… intaseremmo il web probabilmente. Ma qualche esempio eclatante e simpatico (se così si può dire) proviamo a ricordarlo. Poi magari se ve ne viene in mente qualcun’altro, aggiungetelo pure!

Uno storico è senz’altro il famoso 6-0 inflitto al Perù con il quale l’Argentina si garantì la qualificazione nel mondiale del 1978 ai  danni del Brasile. La albiceleste aveva bisogno di una vittoria larga per passare il turno con una migliore differenza reti e come già detto ci riuscì…peccato che pesantissime responsabilità pesino proprio sul portiere peruviano Quiroga, che altri non era che un argentino con passaporto del Perù. Alcuni gol…diciamo che non erano proprio impagabili. Ne ricordo un altro, tanto per farmi del male (premetto che sono tifosissimo della nazionale italiana, anche più che per le squadre di club) e nel 2004, al Campionato Europeo che si giocò in Portogallo si arrivò alla situazione che Italia, Danimarca e Svezia avevano quattro punti nel girone con la Bulgaria a zero. L’ultimo turno vedeva in campo Italia-Bulgaria e Svezia-Danimarca. Ora…era logico pensare che la squadra con più chance di passare era proprio l’Italia, battendo la Bulgaria già eliminata si era con un piede nei quarti. Macchè! Visto il regolamento (che poi verrà cambiato) che nella classifica avulsa premiava non la differenza reti generale ma quella fra le squadre interessate per passare entrambe le due squadre scandinave dovevano pareggiare 2-2. Beh, punteggio raro no? Si…certo. Indovinate come finì? E la cosa bella è che magari neanche se ne erano accorti, aiutò il fatto che subito in Italia si gridò al complotto. Tipo come dire “Hey, in quel mobile ci sono dolci squisiti…ma non li mangiare però! Io non t’ho detto niente!”. Per motivi di spazio ne ricordo solo un’altro che è divertente, ridicolo e sconcertante al tempo stesso. In Brasile, nell’ottobre scorso si gioca il match Viana-Chapadinha, valido per la promozione nella massima serie statale. Il Viana era sul due a zero a otto minuti dalla fine e doveva vincere con molti gol di scarto, visto che l’altra squadra in lizza per salire, ovvero il Moto Club, batteva il Santo Quiteria cinque a uno. Sapete come è finita la partita?? Undici a zero!! Si, nove reti in otto minuti! A conquistare la promozione è proprio il Viana, con il Moto Club che però denuncia il fatto alla Federazione Brasiliana che aprirà poi un’inchiesta. Se si vede il video però si intuisce che solo una persona non sana di mente può pensare che quella partita non è uno dei biscotti più incredibili mai visti su un rettangolo verde!!!