Anche questa settimana, le ultime notizie dal mondo della Mela. In particolare oggi ci soffermiamo sull’ormai battaglia infiniti tra Adobe e Apple per quanto riguarda l’ormai famigerato “supporto Flash”. Se ne sono dette sicuramente di tutti i colori, da una parte e dall’altra, prima con le dichiarazioni dei rispettivi CEO, poi con una lettera aperta di Jobs che spiega le ragioni per cui non scelgono Flash, e l’ultima tra i due contendenti la possiamo vedere sul sito ufficiale Adobe, che presenta la sua risposta in maniera anche abbastanza ironica e divertente.
Il fulcro della questione, come abbiamo detto, riguarda la totale assenza di supporto Flash sull’iPad, segno tangibile che la casa di Cupertino non vorrà in futuro scommettere sulla tecnologia di Adobe. E sull’argomento c’è stato un fitto scambio di email -strano per Jobs, che ci ha abituato alle sue risposte in haiku- con il redattore e blogger di Gawker, Ryan Tate. Tra i vari argomenti toccati nell'”appasionante” scambio epistolare, oltre a Flash (che per gli sviluppatori delle app dovrà essere “tradotto” attraverso Cocoa), Tate ha biasimato a Jobs la scelta “illiberale” di tenere fuori una piattaforma.
Ora, facciamo una breve riflessione su tutta questa faccenda Apple vs. Flash. Ci sono dei motivi tecnici prima di tutto, e li possiamo riscontrare tutti noi semplicemente andando su uno dei migliaia di siti in flash della rete (partendo da YouTube): avete mai notato rallentamenti, scatti nei filmati, CPU che schizza impazzita al 100% per far girare Farmville o cose del genere? Ecco, questo è il semplicissimo motivo per cui Flash è tanto scansato da Apple. Consuma un sacco di risorse di sistema, e le risorse di sistema hanno bisogno di energia per funzionare. Fate un altro semplicissimo test. Provate il vostro portatile senza alimentazione, e guardate quanto tempo in meno dura utilizzando applicazioni in Flash. Vi siete convinti adesso? E’ ovvio che in un futuro in cui tutto si sta spostando sul piano Mobile (quantomeno dal punto di vista degli affari e della Next Big Thing) sia necessario tenere sott’occhio le prestazioni ma soprattutto la durata energetica di questi dispositivi, e iPad sicuramente non fa eccezione. La scelta di Apple è semplicemente logica: c’è una piattaforma che consuma un sacco di energia e occupa un sacco di risorse di sistema, possiamo non usarla? Sì. E non la usano. Mi sembra logico.
L’utenza, che tanto si sta lamentando in questi giorni, dovrebbe semplicemente capire una cosa che Jobs dice chiaramente in una delle email di cui sopra: nessuno li ha obbligati a scegliere. Nessuno vi dice “usate per forza l’iPad”. Esistono -per fortuna direi- altri dispositivi, altri sistemi operativi, un sacco di altre piattaforme su cui “godersi” il fagocita-risorse Flash. E’ altresì chiaro che dall’altro lato una chiusura così diretta rispetto ad un formato appaia come illiberale, e su questo posso essere anche d’accordo. Diciamo che non è molto da condividere la politica “o così o niente”, bastava semplicemente segnalare che con Flash determinate prestazioni sarebbero calate, e stop, uno era libero di scegliere. Ma dal momento che Apple non vuole spingere Flash sui suoi dispositivi (e segnaliamo anche che Google ha invece integrato direttamente flashplayer nel suo Chrome), non si può fare altro che rassegnarsi alla cosa, senza mettersi là a frignare perché con l’iPad non posso andare a visitare Farmville. Forse il momento non era ancora maturo per una scelta del genere, forse bisognava aspettare un’alternativa valida, ma vedo anche un possibile vantaggio in tutta questa interminabile guerra Apple vs. Adobe: che sia la volta buona che ad Adobe si decidano ad ottimizzare quel mostro che è Flash?
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