Quando la rivalità non è solo calcistica

In precedenza abbiamo spesso parlato di alcune storiche rivalità, come River Plate-Boca Juniors oppure Real Madrid-Barcellona. Ma ce ne sono alcune veramente storiche anche in altri sport. Sul calcio ovviamente ci torneremo, preparatevi, perchè sta per arrivare la scorpacciata della Coppa del Mondo (non vedo l’ora), ma stavolta è doveroso ricordare una rivalità cestistica, visto che si ripropone come gustosissimo finale di stagione della NBA. Los Angeles Lakers contro Boston Celtics. Due squadre che hanno tantissimi tifosi anche in Italia, proprio perchè sono le due più famose e vincenti (quelli che han vissuto l’adolescenza nei novanta però sicuramente aggiungerebbero anche i Chicago Bulls di Sua Maestà Air Jordan) e fanno nascere dispute perfino da noi. I Celtics, dal Massachusetts, dalle radici irlandesi e con un leprechaun (in pratica uno gnomo, sapete…quello tipico delle leggende) come simbolo, contro i californiani che una volta furono di Minneapolis (la franchigia infatti si spostò a Los Angeles nel 1960). Una battaglia infinita, cominciata proprio negli anni sessanta e che ha visto quasi sempre prevalere Boston. Dal 1957 al 1969 il titolo ai bostoniani sfugge solo nel 1967, quando a strapparlo sono i Philadelphia 76ers, ma quel decennio è tutto di marca biancoverde. A farne le spese…sono anche i Lakers. Eh si, perchè sei di quelle finali vinte dal Celtics sono proprio contro i gialloviola. Sono i tempi delle prime leggende, giocatori che faranno la storia, difatti sia lo Staples Center che il TD Garden hanno appesi gli stendardi con molti numeri ritirati. Il 44 di Jerry West ad esempio, fuoriclasse bianco dai tiri impossibili, o il 22 di Elgin Baylor, altra superstella dei Lakers.

Dall’altro lato strabiliavano il mondo Bob Cousy, che sembrava un ragioniere dell’Olivetti ma era in realtà il miglior playmaker del pianeta, il re delle stoppate Bill Russel e l’uomo dalle percentuali folli Bill Sharman (in pratica non sbagliava mai!).

Dopo quelle batoste i Los Angeles cominciarono a crescere in maniera esponenziale ma non riaffrontarono più Boston nonostante le due squadre arrivassero spessissimo in finale, ma sempre in anni diversi. Per rivederle contro si dovette attendere il 1984, e le facce nuove non avevano niente da invidiare a quelle degli illustri predecessori. Lo showtime dei Lakers con Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar e James Worthy contro il pragmatismo dei Celtics, con Larry Bird l’universale e Kevin McHale (il Signore del post-basso) affiancati da fuoriclasse come Dennis Johnson e Robert Parish.

Negli ottanta i Lakers vincono de volte contro una (ma mettono in bacheca ben quattro titoli). Dopo l’era Jordan c’è quella dei gialloviola targati Phil Jackson, con il signor Kobe Bryant e il signorn Shaquille O’ Neal, che aggiungono altri quattro anelli in California. Ma due anni fa la finale fu nuovamente Celtics-Lakers, con Boston che rivinse il campionato dopo ben ventidue anni. Quest’anno sono di nuovo contro…per quella che sicuramente sarà soltanto un’altra pagina di una sfida infinita.

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