Passi l’uno a uno con gli Stati Uniti visto che è frutto dell’erroraccio di Green, ma pareggiare a reti bianche contro la modesta Algeria dopo una partita priva di spunti è davvero troppo. L’Inghilterra è scomparsa, della squadra che tanti applausi aveva strappato durante le qualificazioni non è rimasto quasi nulla. Gioco latitante, voglia di proporsi zero, e stavolta non c’entrano le mani bucate del portiere (che tra l’altro stavolta era “Calamity” James). Capello stavolta non solo ha molto da lavorare, ma anche molto da salvare. Eh si, perché per quanto incredibile possa sembrare, gli inglesi rischiano seriamente l’eliminazione. Se non battono la Slovenia al 90% la truppa di Sua Maestà tornerà alla Madre Patria. Questo perché nel pomeriggio proprio gli sloveni e gli “yankees” impattano due a due dopo una bella partita, con un tempo per parte. Prima metà di marca slava, con Birsa e Liubijankic che bucano la porta di Howard (il primo con una sassata dai venti metri, il secondo lanciato proprio da Birsa sul filo del fuorigioco), secondo tempo tutto appannaggio degli statunitensi, che grazie alle mosse di Bradley che toglie “El gringo” Torres e l’impalpabile Findley per inserire il vivace Edu e Feilhaber impattano con le reti di Donovan (cannonata sulla quale Handanovic si scansa per salvare la faccia, nel vero senso della parola) e Bradley (il figlio dell’allenatore).
Slovenia quattro punti, Usa ed Inghilterra due, Algeria uno. Rischio England. Nell’altra gara di giornata poi gran successo della Serbia sulla Germania (la squadra che meglio aveva impressionato nella prima tornata). Uno a zero targato Jovanovic, con gli attaccanti teutonici in giornata nera: Klose espulso per una stupidaggine e Podolski che sbaglia un rigore. Anche qui situazione completamente riaperta e si attende Ghana-Australia, decisiva soprattutto per gli africani.