Quando l'Informazione mente.

Sì è concluso il processo d’appello di Marcello Dell’Utri, e la Corte ha deciso, dopo cinque giorni di camera di consiglio, di confermare la sua condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Rispetto alla precedente sentenza, i giudici lo ritengono colpevole fino al 1992, tenendo fuori i presunti rapporti tra Stato e Mafia successivi a quegli anni, non dando quindi credibilità alle rivelazioni di Gaspare Spatuzza.

Dell’Utri è quindi colpevole. Colpevole di aver intrattenuto rapporti con esponenti delle cosche mafiose in tutto il periodo della scalata al potere e ai soldi di Silvio Berlusconi. E questo non lo dicono i comunisti, la sinistra sospettosa e cattiva, o qualcuno che se lo è inventato tanto per screditare il senatore Pdl. E’ una condanna di un tribunale, in corte d’appello.

Questo che cosa vuol dire? Semplice, che Dell’Utri è condannato.

Quindi cosa ci si aspetta dall’Informazione, dal primo TG nazionale, quello della TV pubblica, pagata dagli abbonamenti dei cittadini? Beh, la risposta è ovvia. Dell’Utri è colpevole ed è stato condannato a sette anni.

Ma attenzione! Noi siamo in Italia, e quindi il nostro “prestigioso” TG1 mostra il seguente servizio per parlare dell’accaduto:

La prima parola del servizio è “assolto”, e tutto il video viene impostato in maniera da minimizzare totalmente la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. Quando la giustizia proprio non può fare a meno di condannare qualcuno colpevole, qualcuno che è Senatore del Pdl, qualcuno che ha contribuito alla nascita di Forza Italia ed è stato uno stretto collaboratore di Silvio Berlusconi, lo stesso qualcuno che ha dichiarato “Mangano è il mio eroe” e “Io faccio politica solo perché altrimenti mi sbattono in prigione” (bisogna quantomeno premiarne l’onestà intelletuale), ci pensa il TG1 a mostrare all’opinione pubblica come in fondo questa storia non sia poi così tanto grave. Questo spinge ad un’ennesima riflessione sulla libertà di informazione, alla vigilia del No-Bavaglio Day che si terrà proprio domani, quando da un lato la stampa viene attaccata e si creano inutili ddl per la difesa della privacy dei soliti ignoti che vogliono fare le cose liberamente, dall’altro il principale organo di informazione (o meglio, quello che dovrebbe essere il principale organo di informazione), il TG minzoliniano distorce le notizie in modo che un CONDANNATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA (c’è proprio la voglia di scriverlo il più grande possibile) debba passare addirittura per “assolto”.

Ecco perché bisogna combattere per un’Informazione Libera, perché la gente deve sapere, nel modo più trasparente possibile, tutti i fatti che riguardano i nostri governanti, soprattutto se di mezzo c’è la criminalità organizzata. Distorcere la verità, far credere al popolo che le cose non stiano come in effetti stanno è l’ennesimo modo per controllare, subdolamente, la coscienza collettiva. Bisogna ribellarsi a tutto ciò.

Concludiamo con la simpatica trasmissione di Gossip Studio Aperto, che visto il lavorone fatto da Minzolini, non voleva essere da meno, e per bocca del suo direttore Toti fa questo simpatico editoriale che non fa altro che alimentare le nostre matte (e amare) risate.

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11 pensieri su “Quando l'Informazione mente.

  1. Guardando i due video non so se ridere o piangere. E’ impressionante come si possa raccontare un fatto distorcendolo completamente. Sembra quasi che Dell’UTri sia stato assolto! Chiunque guardi questi 2 tg in maniera distratta, alla fine penserà che Dell’Utri, in un modo o nell’altro, sia stato scagionato da ogni imputazione o che, se non lo è ancora stato, lo sarà a breve. Non so se ridere o torcermi dal disgusto.

  2. Fantastica la fantasiosa ricostruzione del giornalista di studio aperto sulla discutibilità del reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il reato in questione punisce chi apporta un contributo effettivo al perseguimento degli scopi illeciti di un’associazione di tipo mafioso senza prender parte al sodalizio mafioso stesso. Definire discutibile l’esistenza di questo reato è vergognoso

    • Ed oltre ad essere vergognoso è soprattutto un insulto a tutti gli italiani che subiscono e hanno subito le conseguenze di un sistema politico e istituzionale marcio e con radice criminali. Per quanto riguarda Tartaglia.. mi viene da ridere al pensiero che si abbia da ridire sul fatto che sia stato ritenuto inimputabile. Per chi non lo sapesse chi è inimputabile, cioè in questo caso infermo di mente, chi non è in grado di comprendere il disvalore delle sue azioni. Per questi soggetti la LEGGE, e non i magistrati, prevede il ricovero in case di cura e non la pena detentiva… Ma spesso su mediaset dmenticano la realtà e pensano solo a riempire i loro elettori di frottole e illusioni.. la cosa triste è che la gente ci crede e li vota.. bah… W L’ITALIA

    • E’ una cosa inquietante. Ma la cosa più inquietante è che la gente non si rende conto di questo schifo, e non si indigna come dovrebbe. Non tutti, è vero, ma la stragrande maggioranza purtroppo sì. Tra caso Dell’Utri, Brancher, lo stesso Berlusconi, ci sono una serie infinita di indagini che rendono marcia questa classe politica. Il sogno di un rinnovamento rimane un sogno, lo so, ma è bello continuare ad averlo. Grazie per il commento!

    • Ecco, io vorrei aggiungere un commento ben argomentato e che vada ad indagare le cause profonde e i retroscena della vicenda, con un occhio attento alla disamina giurisprudenziale e che altresì tenga di conto la particolare congiuntura socio-economica oltre che l’attuale panorama politico:

      FATE CAÀ

      Ecco direi che è tutto

  3. Tutto il discorso credo che sia basato sul fattore “convenienza”. Agli italiani, o perlomeno alla maggioranza di essi, conviene questa situazione per fare i propri interessi a discapito delle Leggi e fregandosene di tutto e di tutti. All’indomani dell’ultima votazione politica mi è capitato di chiedere a persone con cui parlavo per quale coalizione avessero espresso la loro preferenza; pochissimi hanno affermato di avere votato per il centrodestra; allora da dove nascono tutti questi consensi??? Personalmente credo che si parla, si parla ma alla fine ognuno ha pensato ai propri interessi. I politici mirano solamente ad occupare posti di rilievo; Chi costruisce abusivamente va a nozze con queste persone che li ricompensano con i vari condoni; I professiomisti, “minacciati” da precedenti governi, di dovere incassare solo denaro rintracciabile per le loro parcelle, si guardano bene dal votare diversamente; a chi ha denaro all’estero gli viene data la possibilità (per Legge) di reintrodurlo in Italia quasi senza spese; chi viene accusato di concorso esterno con la mafia è considerato eroe e persona rispettamile;un presidente del consiglio che invita a non pagare tasse (solo ai ricchi però) e che promulga Leggi solo a proprio uso e consumo. Insomma una situazione di vera “convenienza”.
    Le persone che rappresentano le minoranze, quelli che non hanno voce in capitolo, sono purtroppo costrette a subire, come ci insegna la storia.
    Per fortuna, ancora oggi, ci cono persone che vogliono opporsi a tutto questo. Quindi, ragazzi, comtimuate a sognare. A volte i sogni si avverano.

  4. E’ altrettanto agghiacciante la domanda che fa la giornalista Grazia Graziadei (un nome che è tutto un programma) al sostituto procuratore: ” La trattativa stato-mafia dove va a finire? così crolla tutto…” Ma non la possiamo licenziare?

  5. Dall’alto della sua maturità il signor Ciro ha centrato in pieno la questione. Un Italia di ladri è in perfetto accordo con una classe politica di ladroni. Fino a quanto cadremo in basso??? Allora è vero che le rivoluzioni hanno bisogno del sangue? perchè solo una grande scossa può sbloccarci dalla paralisi….

  6. Non credo che al giorno d’oggi si possa arrivare ad una rivoluzione per cambiare uno stato di cose che certamente non va bene a chi vuole vivere onestamente. Forse è proprio la mia età matura che mi induce a ritenere questa parola un po’ grossa. Un giovane (e questo è bellissimo) ha l’istinto di combattere, di voler raggiungere gli obiettivi velocemente, di opporsi alle ingiustizie con tutta la sua volontà. Oggi, per fortuna, viviamo ancora in uno stato di democrazia, è quindi con la nostra convinzione di volere cambiare le cose che dobbiamo andare avanti. Certamente i Partiti che ci dovrebbero rappresentare ci lasciano un po’ perplessi; ma dobbiamo mantenere le nostre idee; dobbiamo cercare di trasmetterle agli altri senza darci mai per vinti. Un personaggio della politica, che non è ben visto da entrambi gli schieramenti politici (forse perchè porta un orecchino?) in una intervista ha parlato di “invasione di campo”. Io credo che con queste parole Lui abbia voluto indicarci la strada da seguire: credere in quello che si fa e lottare sempre per l’eguaglianza e per il bene di tutti e non solo di pochi. I risultati della sua politica, come è noto, hanno raccolto quanto seminato.
    I nostri politici ci stanno conducendo in un burrone scuro. E prima ancora che noi possiamo fare la fine dell’Argentina (non qualla calcistica) o della Grecia, dobbiamo cercare di mandarli via, tutti; democraticamente e senza versare una sola goccia di sangue (perchè non meriterebbero tanto sacrificio).

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