Ho abbastanza le palle girate. Di motivi ne ho a dozzine.
Brancher, grandissimo, voto 9. Non si sa con quale mezzo – un vitello grasso? Una figlia vergine? Oro, incenso e mirra? – convince Berlusconi a farsi nominare Ministro per l’attuazione del Federalismo; nomina per scampare alla falce dei giudici (COMUNISTI!) che lo vorrebbero inquisito nel processo Bpi. Nomina che, da una parte spacca il fronte con la Lega (oliata bene bene con la storia del Federalismo e poi data in mano ad un fedelissimo che con la Lega, il federalismo e la Padania non c’entra nulla. Fa molto fisting questa cosa), dall’altra fa schierare Napolitano (attenzione!!) che nega il legittimo impedimento al neoministro. Il risultato è fantastico: Brancher si dimette, Berlusconi nomina un leghista e si spera che qualcuno capisca che la sua priorità non è l’Italia ma gli amichetti suoi. Nota a margine: ministro per l’attuazione del Federalismo. Fantastico. Mi immagino le prossime nomine; ministro per il riciclaggio, ministro per l’amore, ministro per le buche nelle città, ministro per capire se le Rossana si chiamano così perché la padrona dell’azienda si chiama Rossana e via così.
Sindacati, voto 4. Ma qualcuno, là fuori che lavori, ne avverte la presenza? Un milione in piazza, scioperi, contro scioperi e scioperetti ma sono tanto lontani quanto lo è il mondo della politica. Da noi. Perché poi in realtà sono talmente vicini che per tanti (vedi Cofferati) saltare di qua è un attimo. Ma non dovrebbero essere ipoteticamente avversari?
Lippi, voto 10+. Riassume, in pieno, l’essenza italica. Più che “l’Italia di oggi rispecchia il calcio italiano” (cit. Buffon), sarebbe corretto dire “che Lippi rispecchia l’Italia”. Fa come pare a lui, facendoci passare tutti quanti per cretini con frasi sibilline tipo “questo gruppo sa come si vince il Mondiale”, “in un Mondiale conta il gruppo”, “prediligo il gruppo al singolo” e via discorrendo. Si fa asfaltare dal Brasile l’anno scorso e fa passare il Brasile per cretino “eh eh, vedremo tra un anno”.Quindi convoca la Juventus, in blocco, provando a far passare Ferrara prima e Zaccheroni poi per cretini (della serie: convoco mezza Juventus, così gli faccio vedere come si vince), mezza Italia per cretina (dai, sul serio, Maggio? E Pepe è meglio di Cassano?), riesce ad ottenere il peggior risultato di sempre di una Nazionale e poi se ne esce con “Ok, mi assumo tutta la responsabilità di quello che è successo”. GRANDIOSO! Solo a me ricorda Tanzi? Ok, mi è andata male, colpa mia. I soldi? No, i soldi non ci sono. Ma è colpa mia eh. O Craxi? Sì, in effetti rubavamo a piene mani, colpa nostra, scusate. Vado a Tripoli, colpa mia, colpa mia. Ora, pur apprezzando il suo sforzo, mi sarei aspettato qualcosina di meglio di un’ammissione di responsabilità, condividendola poi con il suo gruppo, fatto passare per psicologicamente instabile. Tutto facile così. Troppo.
Forza Ghana.
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