
Vediamo, però, nel dettaglio chi sono i rom, le loro origini storiche e le loro abitudini. Nel Medioevo il nomadismo veniva interpretato come maledizione di Dio e i rom svolgevano mestieri come forgiatori di metalli, considerati nella superstizione popolare riconducibili alla magia nera. Di qui la tendenza delle società moderne a liberarsi, anche fisicamente, dei rom ad ogni costo e con qualunque mezzo. Tutti i paesi europei, infatti, sin dalle loro origini, hanno sempre cercato il modo di espellere i rom dal proprio territorio, fino alla programmazione del genocidio, insieme a quello degli ebrei, durante il nazismo in Germania. Secondo le stime ufficiali, il numero di rom sparsi per il mondo si aggira tra i 12 e i 15 milioni, ma molti di loro, per evitare di subire discriminazioni, rifiutano di farsi identificare. Quindi, è deducibile che il numero di rom sia, in realtà, molto più alto di quello ufficiale.
In Italia, si stima che ci siano tra i 90000 e i 110000 rom. Secondo l’Opera Nomadi, invece, i rom presenti sul nostro territorio sarebbero tra i 120000 e i 140000 e, di questi, circa 70000 avrebbero la nazionalità italiana. L’80% sarebbe discendente dalle popolazioni di lingua romani, mentre il restante 20% è costituito da rom provenienti dall’Europa orientale.
Attualmente sono stati individuati in Italia complessivamente 167 accampamenti, di cui 124 abusivi e 43 autorizzati.
I rom hanno anche un loro movimento politico nato dopo la seconda guerra mondiale. Questo movimento ha svolto il suo primo congresso a Londra nel 1971 ed ora si chiama “Unione Internazionale dei Rom” che mira al riconoscimento di un’identità e di un patrimonio culturale.

I rom non hanno una vera e propria religione perché adottano la religione appartenente alle popolazioni locali fra cui vivono. Nella tradizione rom è più importante il rispetto reciproco tra le persone e i gruppi che l’ideologia religiosa.
Nei Balcani la maggioranza dei rom è di religione ortodossa. In Italia, in Spagna ed in America meridionale, invece, la loro religione è prevalentemente cattolica.
Uno dei maggiori problemi riguardanti l’integrazione tra i rom e la popolazione locale è la cosiddetta “devianza minorile”, problema maggiormente sentito proprio in Italia. Secondo la casistica, infatti, i casi di borseggio e furti vedono coinvolti proprio minori zingari che, tuttavia, più che dimostrare una propensione al furto da parte dei rom, metterebbe in evidenza la loro natura di reati tipici “predatorii”. Secondo i dati del Ministero di Grazie e Giustizia, circa il 37% dei minori segnalati risultano presi in carico dal servizio sociale di giustizia minorile, contro il 74% degli italiani e il 54% degli stranieri.
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