Ho vinto il derby. Di qua e di là.

Nell’ultima giornata calcistica il protagonista assoluto è stato Zlatan Ibrahimovic e non è stato certo facile. Eh già, perchè mentre Javier “El Flaco” Pastore dimostrava ancora una volta di essere un talento puro che può diventare uno dei migliori del pianeta segnando una strepitosa tripletta contro il Catania, il sempreverde Antonio Di Natale rifilava lo stesso trattamento ai malcapitati leccesi al “Friuli”. Ma cosa ha fatto di tanto speciale Ibracadabra? Semplice, ha vinto il derby. Lo hanno fatto tanti, certo, ma lui l’ha vinto da ex dopo aver fatto trionfare l’Inter in altre circostanze. I passaggi da una sponda all’altra del calcio cittadino quasi mai vengono accettati di buon gusto dai tifosi che non tardano a bollare come “traditori” i protagonisti del suddetto passaggio di calciomercato. Addirittura a Roma quando Lionello Manfredonia cambiò passando alla Roma dopo un passato laziale ci fu una spaccatura nel tifo giallorosso, visto che c’era chi era a favore e chi era contro (il GAM, Gruppo Anti-Manfredonia). Spesso ci sono stati passaggi da una squadra di Milano all’altra ed a volte di grande portata. Vieri (mai protagonista al Milan), Pirlo e  Seedorf (mai protagonisti all’Inter), Ronaldo (segnò nel derby ma il Milan perse) ed altri minori come Favalli, Coco, Brocchi, Helveg e Ganz (che fu però fondamentale per uno scudetto rossonero). Altri sono nomi straordinari del passato, come Buffon (non Gigi) ed Angelillo, e poi c’è quello più suggestivo: Roberto Baggio. Ibra però è riuscito ad essere decisivo in maniera nettissima su ambo i lati del tifo meneghino e questo fa di lui un personaggio storico nella storia del derby della Madonnina. Che lo fischiassero era più che prevedibile. Lui però da grande campione qual’è non è stato minimamente deconcentrato, anzi, la freddezza con cui ha realizzato il calcio di rigore è davvero invidiabile (l’esultanza pacata ma comunque rivolta verso la curva nord invece lo è un po’ meno). Applausi per Fibra? No, stavolta applausi per Ibra. Chiuderei comunque con una nota per chi ha vestito non solo le due maglie delle squadre di Milano, ma anche quelle di Torino: Aldo Serena. Ricordo ancora oggi che i tifosi facevano rimare il suo cognome con…ehm…diciamo “donna dai facili costumi bianconera”.

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