Il Napoli di Walter Mazzarri sta veramente volando, giocando benissimo e facendo sognare i propri tifosi. Da diciotto anni non vinceva allo stadio “Olimpico” contro la Roma, ma stavolta invece il corso della storia è cambiato. Doppietta di Cavani, uno su calcio di rigore con brivido (se avesse segnato dopo aver incocciato i due pali non sarebbe stato valido) e l’altro sfruttando al meglio un assist di Paolo Cannavaro (suona raro, ma è così). Venti gol stagionali per quello che al momento è il miglior attaccante della Serie A (che tra l’altro mentre scrivo compie gli anni, auguri). Meno tre dal Milan dunque ed uno scontro diretto (che si giocherà il ventotto febbraio allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano) che diventa fondamentale come nessuno avrebbe mai osato sperare alle pendici del Vesuvio. I partenopei però non avranno uno dei giocatori più importanti della propria rosa, ovvero Ezequiel Lavezzi, fermato dal giudice sportivo assieme al giallorosso Rosi per reciproche scorrettezze (si sono sputati addosso). Ora, andiamo ad analizzare quello che è successo, vedendo anche il comunicato ufficiale del giudice sportivo Tosel:
“Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione ex art. 35, 1.3, CGS (pervenuta a mezzo fax alle ore 11.43 odierne) circa la condotta tenuta al 19° del primo tempo dal calciatore Rosi Aleandro (Soc. Roma) nei confronti del calciatore Lavezzi Ezequiel Ivan (Soc. Napoli) e la condotta immediatamente successiva del calciatore Lavezzi Ezequiel Ivan (Soc. Napoli) nei confronti del calciatore Rosi Aleandro (Soc. Roma);acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva:le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore giallo-rosso, nel cerchio di centro campo e ben lontano dall’azione in svolgimento in altra zona del campo, si avvicinava al calciatore partenopeo, che gli volgeva parzialmente le spalle, e da una distanza di circa un metro, con palese gestualità, gli indirizzava uno sputo, che veniva immediatamente “ricambiato”. Tale duplice biasimevole gesto non veniva visto dall’Arbitro e, pertanto, nessun provvedimento disciplinare veniva adottato. A tale proposito, il Direttore di gara, su richiesta di questo Ufficio, ha dichiarato, a mezzo e-mail pervenuta alle ore 12.03 odierne, “…….non ho visto nulla e confermo inoltre che le ammonizione fatti ai calciatori Rosi e Lavezzi si riferiscono ….a delle spinte reciproche”. Le immagini acquisite non consentono di determinare con assoluta certezza in che misura ed in quale zona del corpo (presumibilmente il collo di Lavezzi ed il volto di Rosi) gli sputi abbiano effettivamente colpito il loro rispettivo destinatario, ma tale circostanza è ininfluente ai fini della valutazione disciplinare. Infatti, per costante orientamento interpretativo degli Organi di giustizia sportiva, lo sputo deve considerarsi a tutti gli effetti una “condotta violenta”, i cui estremi possono essere integrati anche se il deprecabile intento non abbia raggiunto l’ ”obiettivo”. E l’accentuata antisportività di tali condotte rende ininfluenti le motivazioni adducibili dall’uno e dall’altro dei protagonisti. Ne consegue l’ammissibilità ex art. 35, n. 1.3 CGS della “prova televisiva” e la sanzionabilità ex art. 19, n. 4 lettera b) CGS delle condotte segnalate, che, appare equo quantificare nei termini indicati nel dispositivo. P.Q.M. delibera, in relazione alla segnalazione del Procuratore federale, di sanzionare i calciatori Rosi Aleandro (Soc. Roma) e Lavezzi Ezequiel Ivan (Soc. Napoli) con la squalifica per tre giornate effettive di gara“.
Ok. Allora partiamo dalla base. Quali sono i tre requisiti per la prova televisiva.
1) Deve esserci condotta violenta (ed in questo caso ci sta, perchè lo sputo è condotta violenta).
2) Deve accadere a palla lontana (ed anche qui ci siamo).
3) Deve sfuggire alla terna arbitrale ed al quarto uomo (Anche qui ok, perchè l’arbitro ha detto di averli ammoniti per essersi spintonati).
Ma allora cosa c’è che non va?
Semplice. A parte il fatto che una provocazione bisogna punirla sempre maggiormente rispetto alla reazione e che Rosi andava punito più severamente, il Napoli si aggrappa proprio alle immagini. Ho sottolineato la parte in questione nel comunicato di Tosel. Anche lui ammette che non si vede bene lo sputo di Lavezzi, visto che effettivamente la saliva nessuno riesce a vederla, ma questo non è ininfluente, anzi. Se Lavezzi avesse mimato lo sputo? Cosa sarebbe successo? E se qualcuno sembra fischiettare…può essere accusato di avere sputato? In questo caso a mio parere le immagini non sono affatto chiare e non ci si può basare su questi secondi di video per squalificare qualcuno. Precisiamo una cosa importante: anche per me Lavezzi ha sputato e bisogna squalificarlo (il numero di giornate conta poco) ma se si parte dal presupposto che qualcuno è innocente fino a che la sua colpevolezza non è provata oltre ogni ragionevole dubbio…allora qui non ci siamo.