Formula 1 – Epic Button.

Pazza gara quella del Canada. La pioggia, fenomeno della natura più volte invocato da Ecclestone per garantire spettacolo, oggi si è abbattuta copiosa sul circuito di Montreal. Dopo 25 giri, a causa di un violento nubifragio, si è reso necessario uno stop alla corsa durato per ben due ore. Dalla roulette russa del meteo, il numero vincente è il n.4 di Jenson Button. L’inglese è stato sin dalle prime battute al centro della scena, suo malgrado: prima elimina il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, in una collisione evitabile, poi a gara ripresa fa fuori Fernando Alonso, che abbandona una gara già segnata da una pessima scelta strategica. Dopo la collisione con lo spagnolo, l’inglese si ritrova ultimo ma per sua fortuna, grazie all’intervento in più occasioni della safety car,  il distacco dal leader Sebastian Vettel non è mai stato incolmabile.

 

Negli ultimi cinque giri Button è stato autore di un’autentica prodezza ossia superare due mastini come Michael Schumacher, esaltatosi in queste condizioni, e Mark Webber; infine pressa Vettel che commette un errore proprio nell’ultimo giro. Button effettua il sorpasso vincente proprio a poche curve dal traguardo, regalando un colpo di scena ai pazienti appassionati dopo quattro ore di gara.

 

 

 

Capitolo Ferrari: strategia pessima, Alonso mai in gara e Massa incapace di guidare senza errori una macchina che nel week end ha dimostrato un potenziale vincente. Il brasiliano segue troppo a lungo Kobayashi, il cui talento non si discute ma con una Sauber che non è certo un fulmine di guerra. Poi nel doppiaggio di Glock (che in sostanza gli fece perdere il mondiale nel 2008) Felipe evidentemente si emoziona, dimenticando che mettere le ruote slick sul bagnato con uno scarto brusco e in piena accelerazione può essere fatale. Massa sbatte come un pivellino sul guard rail, distruggendo l’ala anteriore e perdendo la possibilità di andare a podio. Onora la gara compiendo sul fotofinish un bel sorpasso a Kobayashi ma il sesto posto è un risultato deludente. Oggi Massa avrebbe potuto riscattarsi con un bel risultato, peccato che non ci sia riuscito. La sensazione è che a causa del grave incidente occorsogli a Budapest nel 2009 e della sudditanza psicologica nei confronti di Alonso, il brasiliano, duole dirlo, non sia più all’altezza dei piloti di vertice.

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