I miei giochi (London 2012) – Parte II

Quale è stato il primo approccio con Londra?

Della serie fatti una domanda e datti una risposta. All’aeroporto, all’uscita dal gate, si trova un lungo corridoio al termine del quale circa una ventina di volontari, uomini e donne di mezza età, sostano seduti nell’area Accreditation; è una macchia rosa, che è il colore dei Giochi; tutto, dalle indicazioni in metro alle polo dei volontari, è rosa. Se non devi accreditarti, loro saranno felici di darti qualsiasi informazione, come per esempio la direzione da prendere per prendere i bagagli e per andare al centro della city. Non posso fare il paragone con “altre Londra”(la mia domanda è: qui è sempre così, oppure solo adesso che ci sono le gare a cinque cerchi?) perché per me è la prima volta, ma la sensazione è di organizzazione maniacale e gli inglesi, a differenza di quanto pensassi, sono rigidi ma estremamente cortesi e cordiali. Per esempio se l’autista del Bus alla fermata ha già chiuso le porte ma sta ancora attendendo di ripartire, per nessuna ragione al mondo riaprirà le porte per far salire i ritardatari. Nota particolare? A Heathrow si trovano dei manifesti che pubblicizzano i viaggi in Sicilia. Good! Arrivato il trenino non affrettatevi a salire, il responsabile della pulizia vi pregherà di ritornare sulla piattaforma, con un tono neanche troppo delicato, perché prima che voi saliate sarà necessario dare una pulita, anche se generalmente si tratta di un controllo, perché qui tutto è immacolato. Prova ne siano i giardini di Chelsea, un parco aperto alle famiglie che sembrava essere uscito da uno spot della Barilla; mancava solo il corso d’acqua e il mulino.

Il primo posto dove andare se arrivate di pomeriggio è senza dubbio Tower Bridge al tramonto, è distante dal centro ma ne vale la pena; adesso sotto il ponte che si apre e si chiude molte volte durante il giorno ci sono appesi i cinque cerchi, ma anche senza cerchi, il consiglio è di andare in un pub che si affaccia sul Tamigi, sorseggiare una pinta di London Beer e di sporgersi in direzione della Torre di Londra. Attenti però, nei pub inglesi non si può bere al di fuori del locale stesso, se per caso vi scordate, e superate la soglia con il bicchiere in mano, qualcuno vi pregherà di rientrare. Per questo motivo vi capiterà di vedere decine e decine di ragazzi e di ragazze assiepati in un fazzoletto; è buffo, ma è così. Da queste parti si beve molto, dalle cinque del pomeriggio in poi, la birra scorre a fiumi anche se c’è da dire che potrete notare subito delle differenze tra la birra comune e quella inglese. Qui è meno frizzante, e appesantisce meno, per questo motivo riescono a berne così tanta. Un altro posto da visitare a tutti i costi, preferibilmente di pomeriggio, è South Bank, la zona al di là del Tamigi, superato il ponte Westminster Bridge; per intenderci dove c’è il London Eye, e l’Aquarium, che dovete per forza visitare (19£). A South Bank potrete passeggiare sfiorando il Tamigi, e verso le 6pm è pieno di ragazzi che bevono, ovviamente, seduti nei posti più impensati. Vedere per credere.

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