alieNazione – In che paese viviamo?

Nemmeno il tempo di una settimana dai voti di fiducia del governo, qualificati come i più ampi di sempre nella storia della Repubblica, che già si parla di elezioni. Eh, eh… La politica italiana? Uno sporco gioco di interessi,  dalla Dc ad oggi.

Gioca squallidamente Gianfranco Fini, come un vecchio “gattopardo democristiano” (come lo ha definito non molto tempo fa il suo ex-alleato Umberto Bossi.) Lo stesso Bossi che fece cadere il primo governo Berlusconi, non dimentichiamocelo. Noi di Camminando Scalzi abbiamo già affrontato la carriera politica del presidente della camera in questo articolo. Perché Fi. si è alleato con Be. ? Che matrimonio è fra una destra laica, istituzionale, con una destra populista, anticostituzionale?

I nostri (non eletti, ma nominati) politici sorvolano i temi e le emergenze nazionali come il lavoro, la scuola,  l’economia e i rifiuti, occupandosi già della campagna elettorale e delle future strategie. Argomenti vuoti che non possono importare a chi perde il lavoro, a chi è precario, a chi vive ancora in casa con i genitori perché è costretto dalla crisi e non è un testone come  di certo lo è il sig. Nano Brunetta (a quanto pare fra nani e testoni al governo ci s’intende). Tantomeno non può interessare a chi perde la vita al lavoro e deve sorbirsi la notizia che Fabrizio Corona è anche ricchione. Già, le morti bianche si susseguono una dopo l’altra, in uno stillicidio che non ha fine.  Eppure, pensa te, si scopre in tv che Fabrizio Corona ha avuto una relazione con il suo mentore Lele Mora. Certo, è una notizia inquietante, che spiega come vanno le cose nello show-biz. Culo per celebrità, oil for food, stiamo lì insomma. Ma in uno squallore che per me è senza fine, scopro che un settore che paga dazio in numero di morti sul lavoro è l’agricoltura, soprattutto a causa di un veicolo fondamentale e pericoloso per i contadini: il trattore.

Voi lo sapevate? In caso di ribaltamento, il conducente è schiacciato dal mezzo stesso e data la natura instabile del veicolo, avvengono di frequente incidenti del genere. Perché non si pone rimedio alla pericolosità di questi veicoli? Che ci vuole? Sembra un’inezia risolvere un problema del genere, ma se ci si perde su questo genere di cose, figuriamoci su problemi più complessi. In che paese viviamo?

Mesi e mesi di rigonfiamento dello scroto a causa delle notizie ad ogni ora della casa di Montecarlo di Fini, che alla fine si è sbugiardato da solo. Dopo essere stato messo alla forca dal dossieraggio sfrenato dei giornali del premier.  Una macchina ben oliata dal sig. Walter Lavitola , direttore dell’ “Avanti!”, che viaggia su aerei costosissimi da un capo all’altro del globo, non si sa da chi pagati anche se  possiamo ben immaginarlo. Tutto questo casino per sputtanare il presidente della camera su una questione che a noi non frega niente. Che tristezza.

Quelli che dovrebbero essere i nostri tutori della giustizia e della pace sono sotto tiro. Il bazooka “regalo” ritrovato fuori al palazzo di giustizia di Reggio Calabria è l’ennesimo indizio di un’escalation intimidatoria senza fine nei confronti dei pm antimafia. Aleggia lo spettro delle stagioni stragiste, il “nuovo” terrore si chiama ‘ndrangheta.

Non si combatte la mafia con le manifestazioni, se pur nobili, della società civile e con le sfilate di piazza dei vari Bersani e Di Pietro. Alla magistratura mancano mezzi e uomini sufficienti per fronteggiare il vasto popolo dell’illegalità. Manca persino la carta. Sembra illogico, per dirla con un eufemismo, in una continua sottrazione di risorse,  spendere ben un milione e mezzo di euro a Palermo per la visita del Papa. Visita durante la quale, tra l’altro, viene negata qualsiasi atto di dissenso, anche innocui e non offensivi, per mano stessa della Digos. Pura follia.

Il 2 ottobre si è svolto nuovamente il no b-day2 , seguito da un silenzio mediatico assordante. A parte il solito balletto teatrale delle cifre (500mila secondo gli organizzatori, 50 mila secondo la questura, qualche saltimbanco secondo il Pdl), la domanda è questa: perché aver fatto una seconda manifestazione contro Berlusconi, se già la prima non l’ha mandato a casa? Lo slogan di quest’anno era “licenziamolo”. Uno slogan divertente, che certifica definitivamente che il popolo viola non è altro che un movimento vuoto quanto lo è la politica di sinistra: perchè sono gli stessi esponenti di sinistra che alimentano il popolo viola, non è certo un mistero. La domanda principale:  a voi ha rotto le scatole solo Berlusconi?  E Pd, Idv ecc. con tutti i loro figuranti che c’erano alla manifestazione… non ci hanno stufato anche loro? Allora perché fare un replay del no-b-day2, che senso ha avuto? Sarei stato d’accordo  con una manifestazione contro la CASTA, formata da questi squallidi attori del teatrino della politica, che pensano agli affari propri e a rovinare la collettività con le loro cricche.

No-casta-day, allora sì, con l’obiettivo di una legge che affidi agli stessi elettori la revoca del mandato dei parlamentari. Sarebbe semplice, ma rimane un sogno.
Siamo un paese di raccomandati e affiliati. Emigriamo?