Biscotti prelibati

Oggi parliamo di biscotti. No, non siamo passati ad una rubrica di culinaria, più semplicemente apriamo una parentesi su alcune partite che vengono giocate…come possiamo dire…in maniera diversa da come sarebbe invece accaduto in circostanze “normali”. Lo spunto è senza dubbio ciò che è accaduto in Lazio-Inter della settimana scorsa, dove lo striscione di un tifoso presenti sugli spalti che recitava “Scansamose” è stato perfettamente recepito dalla squadra, tranne che da Muslera, fischiatissimo dai propri sostenitori dopo aver compiuto alcuni ottimi interventi. Di biscotti, pastette o come li si voglia chiamare la storia del calcio è piena da far paura. E pensate che nelle massime serie è un fenomeno molto poco diffuso, se comparato a quanto succede nei campionati minori, dove se una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato toglie punti ad una che ne ha ancora bisogno…crea scalpore e quasi disgusto. Motivazione che manca si dirà, come il Novara promosso in B che perde in casa contro la Paganese ultima in classifica che scavalca il Lecco e conquista i play-out (risultato che sarebbe stato diversissimo a metà campionato, ma tant’è!). Ma ciò non basta a giustificare quelli che a volte sono semplici insulti al gioco più bello del mondo. Ripeto, ad elencare tutte le partite sospette… intaseremmo il web probabilmente. Ma qualche esempio eclatante e simpatico (se così si può dire) proviamo a ricordarlo. Poi magari se ve ne viene in mente qualcun’altro, aggiungetelo pure!

Uno storico è senz’altro il famoso 6-0 inflitto al Perù con il quale l’Argentina si garantì la qualificazione nel mondiale del 1978 ai  danni del Brasile. La albiceleste aveva bisogno di una vittoria larga per passare il turno con una migliore differenza reti e come già detto ci riuscì…peccato che pesantissime responsabilità pesino proprio sul portiere peruviano Quiroga, che altri non era che un argentino con passaporto del Perù. Alcuni gol…diciamo che non erano proprio impagabili. Ne ricordo un altro, tanto per farmi del male (premetto che sono tifosissimo della nazionale italiana, anche più che per le squadre di club) e nel 2004, al Campionato Europeo che si giocò in Portogallo si arrivò alla situazione che Italia, Danimarca e Svezia avevano quattro punti nel girone con la Bulgaria a zero. L’ultimo turno vedeva in campo Italia-Bulgaria e Svezia-Danimarca. Ora…era logico pensare che la squadra con più chance di passare era proprio l’Italia, battendo la Bulgaria già eliminata si era con un piede nei quarti. Macchè! Visto il regolamento (che poi verrà cambiato) che nella classifica avulsa premiava non la differenza reti generale ma quella fra le squadre interessate per passare entrambe le due squadre scandinave dovevano pareggiare 2-2. Beh, punteggio raro no? Si…certo. Indovinate come finì? E la cosa bella è che magari neanche se ne erano accorti, aiutò il fatto che subito in Italia si gridò al complotto. Tipo come dire “Hey, in quel mobile ci sono dolci squisiti…ma non li mangiare però! Io non t’ho detto niente!”. Per motivi di spazio ne ricordo solo un’altro che è divertente, ridicolo e sconcertante al tempo stesso. In Brasile, nell’ottobre scorso si gioca il match Viana-Chapadinha, valido per la promozione nella massima serie statale. Il Viana era sul due a zero a otto minuti dalla fine e doveva vincere con molti gol di scarto, visto che l’altra squadra in lizza per salire, ovvero il Moto Club, batteva il Santo Quiteria cinque a uno. Sapete come è finita la partita?? Undici a zero!! Si, nove reti in otto minuti! A conquistare la promozione è proprio il Viana, con il Moto Club che però denuncia il fatto alla Federazione Brasiliana che aprirà poi un’inchiesta. Se si vede il video però si intuisce che solo una persona non sana di mente può pensare che quella partita non è uno dei biscotti più incredibili mai visti su un rettangolo verde!!!

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