F1 Gp Singapore: kaiser Alonso!

La gara di Fernando è stata fantastica. Se in precedenza a Monza è stato il team ad avere una grossa fetta di merito nella vittoria, questa volta il pilota ha dimostrato di poter essere decisivo. Alonso ha conquistato la pole position in una qualifica tiratissima con i suoi rivali, ha effettuato una buona partenza, mantenendo la prima posizione fino al traguardo di una gara difficilissima: sotto il pressing costante di Vettel, le insidie dei doppiati, dei muretti da sfiorare e delle due ripartenze a seguito della safety car. Singapore è stata una prova difficile per tutti i piloti perché è un circuito cittadino con poche vie di fuga, si gira in senso antiorario (a differenza della maggioranza dei circuiti) e c’è molto caldo ed umidità. Inoltre è l’unico su cui si corre di notte, un po’ kitch se vogliamo tra i suoi mille colori e ologrammi laser, tra i grattacieli imponenti. Anche quest’anno si è sfiorato il limite delle due ore di gara, un difficile test di resistenza fisica e mentale dei piloti.
Vettel ha dimostrato comunque di essere un buon pilota, ma non ancora pronto per poter vincere il titolo. E’ sconfitto da Alonso nelle qualifiche, ai box commette un piccolo errore, ripartendo dopo il pit stop con la seconda marcia: è fortunato che abbia perso solo qualche decimo e nulla più. Sono dettagli che non fanno del tedesco il campione che è Alonso. Lo spagnolo con il suo ritmo da qualifica e sul filo del rasoio, ha ricordato a tutti i tifosi le gare di kaiser Michael Schumacher. Ecco Schumacher, ormai sei solo un ricordo…
Webber ha la stoffa del campione, audace e razionale allo stesso tempo. Non ha trovato il ritmo su questo circuito ma è stato bravo a contenere i danni, con una strategia di gara che lo ha premiato. Ha eliminato Hamilton con malizia. Ecco: se proprio non dovesse vincere Alonso il titolo, spero che lo vinca lui, è un gran pilota.
Purtroppo è stato un week end a tinte chiaro-scure per la Ferrari, con un Alonso super ed un Massa sfortunato. Il brasiliano ormai è il personaggio triste di sé stesso, non ha più mordente e grinta da quando è Sancho Panza… Se si aggiunge anche la sfortuna dei problemi di affidabilità… In questo caso la Ferrari può scordarsi il mondiale Costruttori, obiettivo sempre caro al cavallin; ma diciamoci la verità: è la coppa di cartone della Formula 1.
Che lo vinca la Red Bull il titolo costruttori! In fondo se lo merita, ha il pacchetto macchina-piloti migliore della F1 e sarebbe la consacrazione ideale tra i top team. L’importante che non vincano alcunché Hamilton e la McLaren, da sempre storici e odiati rivali inglesi della Ferrari.
Un ultima considerazione da fare è sulla sicurezza del circuito. E’ ridicolo e pericoloso che Kovalainen abbia dovuto spegnere egli stesso l’incendio alla sua Lotus, in pieno rettilineo del traguardo. I commissari di percorso dov’erano in quel momento?

F1 Gp di Monza – Speranza mondiale per Alonso?

Estasi rossa. La Ferrari che vince sul circuito di casa è sempre una gioia e questa è ancor più grande, se vi è stata qualche apprensione in più. E’ bello aver visto la forza e il carattere di questa squadra e del suo pilota, che hanno dimostrato di voler vincere a tutti i costi.

Con la pole Alonso aveva compiuto una bella impresa nelle qualifiche, vanificata purtroppo con una partenza infelice. Ci siamo spaventati alle prime curve, quando i due ferraristi si sono affiancati, per quella che sembrava una battaglia vera. Ma poi Massa ha coperto bene le spalle al suo caposquadra: Hamilton, tamponando il brasiliano, si è dimenticato cosa non deve fare un pilota, soprattutto quando sei in lotta per l’iride.

Con Button abile a difendere la sua posizione, ci siamo scoraggiati. Alonso, più veloce, non poteva che esercitare un’inutile pressione al suo avversario. Quindi il momento decisivo sarebbe stato il pit-stop: chi sarebbe rientrato per primo tra i due?

E’ rientrato prima Button. E due giri dopo Alonso è saltato davanti. Merito del giro in più rispetto all’inglese. Ma rendiamo onore ai meccanici Ferrari. Quelli della McLaren sono stati veloci, i ferraristi velocissimi: hanno impiegato otto decimi in meno dei loro colleghi. Contate questo tempo: è un battito di ciglia. Un niente, eppure Alonso grazie a questo che è riuscito a vincere!

Diamo ora un occhio alla classifica.

1   Mark Webber                 187 punti
2   Lewis Hamilton             182 p.
3   Fernando Alonso          166 p.
4   Jenson Button               165 p.
5   Sebastian Vettel           163 p.

Con la splendida vittoria di ieri, Fernando Alonso è a soli 21 punti dal leader Mark Webber.
Restano cinque gare alla fine, tutte extraeuropee.

26-Set Singapore Singapore Grand Prix
10-Ott Suzuka Japanese Grand Prix
24-Ott Yeongam Korean Grand Prix
07-Nov San Paolo Grande Premio do Brasil
14-Nov Yas Marina Circuit Abu Dhabi Grand Prix

Gli unici due circuiti degni di questo sport sono quelli di Suzuka e di San Paolo, sempre spettacolari: in più di un occasione si è deciso il titolo su questi tracciati.
Singapore ricorda un parco giochi, l’idea di come mettere in ridicolo questi bolidi da corsa su un circuito milleluci. Un tracciato cittadino, questo a differenza di Montecarlo tutt’altro che affascinante: pacchiano!

Il gran premio di Corea (del Sud) è un grosso punto interrogativo. Innanzitutto perché è inedito, ma soprattutto perché è ancora in costruzione. Ce la faranno a finirlo? Sì. Ma cosa ci guadagneremo? Il tracciato sembra uguale a tanti già visti, disegnati con squadretta e goniometro e niente più, se non piove prevedo noia.

Abu Dhabi: è vergognoso che sia stato riconfermato. Ha un’uscita box che sembra l’uscita di un parcheggio. L’anno scorso è stato il gran premio più noioso di tutti (addirittura!).

I cinque piloti in lizza sono tutti molto vicini, anche nelle prestazioni. Tuttavia il meteo rappresenta quell’incognita in grado di sovvertire qualsiasi pronostico. Vincerà il titolo chi sbaglierà di meno. Forza Alonso!