Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una delle tante pagine facebook pro-fascismo. Oltre a rimanere delusa – non solamente per ciò che i fan scrivono ma anche per le innumerevoli pagine fasciste esistenti – sono rimasta stupefatta dal numero di I like che si possono vedere sotto l’immagine profilo: più di 8.600 persone hanno pigiato il tasto “mi piace” di quella pagina e più di 8.900 parlano di questo argomento adesso. Ottomila è un numero piuttosto elevato, non trovate?
PD, PDL, Lega Nord, UDC, IDV, FLI: è accettabile porsi a sinistra come a destra, sostenere Bersani piuttosto che Alfano, è addirittura ammissibile l’anarchico che sogna un paese anarcoide, ma questa libera scelta di sorreggere un partito fascista e di auspicare che l’Italia passi al più presto sotto un regime dittatoriale non è affatto tollerabile. Com’è possibile? È inaccettabile il solo pensiero che quasi novemila persone virtuali trattino di argomenti di questo tipo e che soprattutto aggrediscano brutalmente i “sani” che fanno opposizione in modo civile. Si rendono conto di quel che dicono? Naturalmente no. Non possono capire cosa significa vivere sotto una dittatura fascista, dove se ti azzardi a dire “A” invece che “B” vieni prontamente fucilato.
Non sono qui a fare la paladina della giustizia o a far sì che quella pagina venga chiusa, ma scrivo per rendere noto il degrado sociale del network col quale siamo costretti a fare i conti nella realtà. Io penso, come molti altri, che non sia affatto accettabile osannare Hitler, Mussolini o Stalin. Non è accettabile perché sarebbe come venerare un demonio, e naturalmente non è autorizzabile. È noto a tutti che anche solo due persone fasciste su un migliaio fanno la differenza. Quindi, come pretendere una società migliore se tra le strade, i locali e su internet si parla di fascismo come se questo fosse l’unica cura contro il degrado socio-politico attuale?
La Costituzione vieta qualsiasi manifestazione fascista. Come mai, però, nessuno fa chiudere queste pagine facebook dove si osannano Hitler e Mussolini? L’apologia del fascismo è un reato, lo dice la Costituzione, quindi perché nessuno punisce colui che propaga il fascismo? È vero, internet è libera, ognuno ha la possibilità di dire ciò che vuole, ma c’è comunque un limite a tutto. E i limiti – in questo caso – hanno lo scopo di evitare che vengano denigrati i valori di base della nostra Costituzione.
Tutte quelle persone che diventano fan delle pagine fasciste, che commentano “viva il Duce, vogliamo il Duce!” o che sgarbatamente offendono le persone anti-fasciste, stanno commettendo atti anticostituzionali. Tutti sanno che questi atti, andando contro la legge suprema del nostro Paese, non sono ammessi. Eppure? Eppure tutto quanto è consentito. Quindi, ha più colpa colui che segue le idee fasciste o la legge che sulla carta appare così austera ma in realtà non punisce abbastanza, e nemmeno si fa valere nei confronti di coloro che fomentano la violenza?