Day 13 Mondiali di Calcio: è Germania-Inghilterra!

Niente male. Chiudono i battenti il girone C (dove passano Stati Uniti ed Inghilterra) ed il girone D (avanti Germania e Ghana), con entrambi che regalano tantissime emozioni. Nel pomeriggio gli inglesi di Fabio Capello si giocano tutto contro la Slovenia e grazie ad una rete di Defoe riescono a passare (ai britannici bastava vincere). Ciò che accade però sull’altro campo dove giocano statunitensi ed algerini è clamoroso. Finita la partita dell’Inghilterra si gioca ancora l’altra che è ancora sullo zero a zero, punteggio che qualificherebbe anche la Slovenia. Invece nel recupero un lampo di Donovan regala non solo il passaggio del turno ma anche il primato ai nordamericani! Beffa cocentissima per gli sloveni che escono nel modo più amaro, ma beffa anche per gli inglesi che chiudono secondi e negli ottavi di finale troveranno la Germania. Eh già, perché la sera i tedeschi (che non potevano fare calcoli per arrivare secondi di proposito) vincono con un gol di Ozil e passano, ma c’è di più: siccome a sorpresa l’Australia batte una sempre più indecifrabile Serbia passa anche il Ghana, che tra l’altro sapendo che arrivare secondi comporta un’ottavo di finale contro gli USA e non contro Rooney e compagni negli ultimi minuti non finge neanche di cercare il pareggio. E chiamali scemi! Stati Uniti-Ghana e Germania-Inghilterra. Il campo ha parlato.

Gli italiani non esistono

Ho deciso di rendere nota la mia traduzione di un articolo svedese riguardante l’Italia, pubblicato poco prima delle nostre elezioni regionali.

Perché ho deciso di sottoporlo alla vostra attenzione? Prima di tutto, perché può essere sempre interessante conoscere punti di vista esterni o alternativi su qualsiasi situazione, compresa quella italiana. Secondo, per stimolare in voi una riflessione e magari, perché no, per conoscere le vostre sensazioni a riguardo. Che ve ne pare? Buona lettura!

“Gli italiani non esistono”

Di Kristina Kappelin, pubblicato il 27 marzo 2010 sul quotidiano svedese “Sydsvenskan” (http://sydsvenskan.se)

Il treno da Salerno a Roma è ovviamente in ritardo. Quando finalmente entra in stazione è infinitamente lento. E’ partito da Palermo stamattina alle sette. Ora sono le quattro del pomeriggio. Praticamente è avanzato sui malridotti binari a una velocità media di 80 kilometri orari.

Le cabine sono degradate e i sedili così sporchi che quasi si è restii sedersi. La situazione rispecchia il razzismo che ancora esiste in Italia. I ferrivecchi servono per i viaggi verso il sud, mentre i vagoni nuovi e belli si dirigono da Roma verso il nord. Ci sono voluti anni e anni per fare arrivare il treno rapido Eurostar a Napoli e a Bari. Eppure va ancora più lentamente nella tratta Milano-Torino.

L’Italia è fatta. Ora dobbiamo fare gli italiani”. Più o meno così scrisse il capo di stato Massimo d’Azeglio nel 1860. È ancora vero.

Gli italiani si sentono patrioti solamente in occasione dei mondiali o delle olimpiadi. Altrimenti sono ancora prima di tutto siciliani, lombardi o veneziani. Si noti che gli sportivi italiani non gareggiano indossando i colori della bandiera italiana, ma l’azzurro, il “blu Savoia”, un tempo il colore della famiglia reale.

Insomma, quanto sono uniti gli italiani? Il paese si prepara a celebrare i suoi primi 150 come nazione il prossimo anno. La dichiarazione di unità è datata  17 marzo 1861. Il conto alla rovescia è già cominciato.

Uno dei siti prescelti per i festeggiamenti è Torino. La città fu la capitale durante i primi quattro anni. Divenne anche rapidamente il centro industriale del paese, più che altro grazie alla Fiat. Quando coloro che cercavano lavoro dal sud prendevano il treno verso il nord per trovarne impiego nelle fabbriche di automobili, si andavano a scontrare con il dramma degli italiani che non erano ancora “fatti”. Il lavoro lo ottenevano. La residenza andava male. “Stanze in affitto, ma non ai cani e ai meridionali” si vedeva scritto su molti cartelli.

Torino è il capoluogo del Piemonte. Quando l’Italia nel fine settimana andrà al voto per le regionali, avrà fra i candidati Roberto Cota, del partito settentrionale “Lega Nord”. Il partito conduce una politica contro gli extracomunitari così come contro i meridionali e vuole fare dell’Italia uno stato federale. Il sogno è che il nord Italia diventi un piccolo regno a sé, con il fiume Po come confine meridionale.

Cota ha buone probabilità di vincere. La Lega Nord potrebbe prendere il posto del partito di Berlusconi, il Popolo della Libertà, nelle regioni del nord. Gli italiani, fino ad oggi, non sono ancora stati “fatti”.

Mentre il vecchio treno lentamente si avvicina a Roma, vedo il paesaggio campano, con le sue costruzioni abusive, e i mucchi di spazzatura fra i peschi in fiore. L’Italia del sud avrebbe avuto lo stesso problema di criminalità organizzata oggi se gli italiani fossero stati “fatti”, se tutto il paese si riconoscesse nella Costituzione, se la politica fosse considerata giusta e i politici onesti?

La bandiera italiana sventola sulla stazione di Formia. È verde, bianca e rossa come il basilico, la mozzarella e il pomodoro. Una cosa sulla quale la maggior parte degli italiani vanno d’accordo.

[Ringrazio per la collaborazione Emilio Ballatore, ndT]

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La vittoria dell'astensionismo

Renata Polverini

Le elezioni regionali appena trascorse rappresentavano un banco di prova per l’intero establishment della politica italiana. Gli scandali dell’ultimo periodo avevano insinuato qualche timore tra gli esponenti di Governo che temevano il decollo dei consensi, mentre l’opposizione incrociava le dita speranzosa di poter finalmente raccogliere i frutti del disastro “made in Italy”.

I risultati sono arrivati con lo schiacciante peso di un macigno, tra il malumore di un 35,8% di astensionisti, la singolare vittoria di Nichi Vendola e l’escalation di voti del partito leghista, che rispetto al 2005 ha raddoppiato il numero di elettori.

Aldilà delle prevedibili conferme di regioni come Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Marche e Basilicata, il centro-sinistra ambiva a conquistare l’elettorato piemontese e laziale. Ma contro gli ottimistici pronostici di chi vedeva un Pd rinvigorito e vittorioso, il Piemonte ha scelto di cacciare in malo modo l’uscente Mercedes Bresso, e il Lazio ha deciso di premiare la Polverini e i suoi dibattuti “ritardi” nella presentazione delle liste. Nel frattempo il PDL ha portato a casa la schiacciante vittoria di Lombardia, Veneto, Calabria e Campania, sebbene si ritrovi a fare i conti con un calo di 6 punti percentuali rispetto alle elezioni Europee, e con un partito di coalizione che continua a mettere in scacco l’incontrastata leadership berlusconiana.

Nichi Vendola

Uno scenario in cui Bersani abbandona la scelta di una costruttiva autocritica per puntare il dito contro il movimento di Beppe Grillo e i voti sottratti al PD, mentre Berlusconi si pavoneggia dell’inimmaginabile successo annunciando riforme alla Giustizia e al fisco.
Uno panorama che annienta Casini e tutti i suoi pronostici sul bisogno di un “estremo centro”, là dove l’elettorato sembra proiettato verso le cosiddette “estremità” dell’attuale sistema politico, tra quelli che scelgono il “Movimento a 5 stelle” perché vorrebbero modificare completamente l’attuale apparato partitico, e quelli che votano Lega perché ne apprezzano le idee-limite, spesso piuttosto oltre-limite.

Così, mentre tutti gli altri partiti perdono consensi, il Carroccio acquista punti trasformandosi nel gruppo politico più apprezzato d’Italia… Proprio loro che nell’ITALIA non ci hanno neppure mai creduto.

[stextbox id=”custom” caption=”Web-comics”]E per concludere ecco il pensiero dell’elfo Segolas su queste elezioni regionali 2010! [/stextbox]


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Trionfo Ferrari in Bahrain

La prima gara della stagione 2010 della Formula Uno ha segnato una svolta importante per la Ferrari. Nonostante sia la prima gara e non si possa parlare di certezze, possiamo esser tranquilli di una ritrovata competitività della rossa e del suo ruolo di protagonista nel mondiale di quest’anno. Alonso aggressivo, Massa ritrovato. “E’ una Ferrari a due punte” come dichiara il responsabile in pista Stefano Domenicali. Al pari del cavallino c’è la Red Bull di Vettel, molto veloce. La McLaren e la Mercedes al momento devono affannarsi per recuperare. Interessante è la Force India, che potrà insidiare quest’anno i top team. Netto distacco per tutti gli altri.

LA CRONACA

Il circuito del Bahrain quest’anno ha subito delle modifiche rispetto all’anno scorso: è stato ricavato un tratto lento all’interno del perimetro della pista. Il tempo sul giro si è alzato tanto da diventare quello più lungo di durata del mondiale: la pole di Vettel è stata registrata in 1’54’’101’’’.
Sulla griglia.
Il caldo torrido sui 35° mette a dura prova l’affidabilità delle vetture e la resistenza dei piloti. La Ferrari in via precauzionale sostituisce entrambi i motori ai suoi piloti, che costituisce un piccolo svantaggio per il proseguio della stagione – massimo 8 sostituzioni di motore. Senna e Chundok della HRT partono dalla corsia box per interventi non previsti dal regolamento sulle vetture.
Partenza
Scattano bene Vettel e le Ferrari. Alla prima curva prevale Alonso che all’esterno compie un gran sorpasso su Massa. Schumacher supera Webber, il quale getta scompiglio nelle retrovie con un’enorme fumata bianca che si rivelerà innocua. Sutil e Kubica si toccano e ora devono recuperare molte posizioni.
1° giro.  Vettel prende subito il largo e il gruppo dei primi comincia a sgranarsi. Da segnalare il primo ritiro per Chundok, per uscita di pista. Errore classico del debuttante.
2° giro. Grande rischio per Hulkenberg (Williams) nella curva 6 che esce di pista ma rientra. Si ritira Di Grassi con la Virgin.
3° giro. Hulkenberg è il primo a fermarsi per sostituire le gomme spiattellate nella precedente uscita di pista.
4° giro.Vettel comanda la gara con 2 secondi circa su Alonso, 4 su Massa e 7 secondi su Rosberg e Hamilton. Sutil sorpassa Kovalainen ed è 17°. Cerca di recuperare dal contatto iniziale con Kubica.  Rosberg fa da tappo alle prestazioni di Hamilton che al momento non oppone molto disturbo. E’ una fase di studio e attendista. In generale Vettel guadagna sulla coppia dei ferraristi che a loro volta guadagnano sugli inseguitori.
9° giro. Giro più veloce della gara per Massa in 2’02’’494’’’. Con il pieno di benzina siamo molto lontani dai tempi delle qualifiche. Si stima una differenza di peso tra inizio e fine gara di circa 150 chili.
12° giro. Si avvicina il momento dell’unico pit stop previsto, in cui tutti monteranno gomme dure.  Senna, ultimo in classifica, rientra dalla sosta ai box ed è il primo ad essere doppiato dopo solo 12 giri. Battaglia nelle retrovie: Glock su Virgin supera Kovalainen (Lotus) e Hulkenberg la spunta su Trulli (Lotus).
13° giro. Il pilota russo Petrov (Renault) si ritira ai box per la rottura della sospensione anteriore destra.
15° giro Rientrano Hamilton e Schumacher: pit stop rapidissimi e senza problemi. Controsorpasso Trulli su Glock alla curva 1.
16° giro. Cambio gomme per Alonso, Rosberg e Button senza problemi. Kovalainen e Hulkenberg scintille, la spunta il secondo.
17° giro. Rientrano Vettel e Massa. Dopo il turno ai box, Hamilton l’ha spuntata su Rosberg e ora è quarto.
18° giro. Senna si ritira, rottura del cambio.
20° giro. Liuzzi partito con gomme dure, compie il pit stop e monta quelle morbide. Rientra al nono posto, grande gara per lui.
24° giro. Due sorpassi in successione per Kubica molto aggressivo. Ora è 11° a ridosso della zona punti.
25°giro. Situazione a metà gara.
1mo  Vettel
2ndo Alonso a 2’’781’’’
3rzo  Massa  a 4’’388’’’
4rto  Hamilton a 16’’ 586’’’
Poi seguono Rosberg, Schumacher, Button, Webber, Liuzzi, Barrichello. Gara anonima per la coppia Mercedes e il campione del mondo in carica Button.
29° giro. Alonso giro più veloce al di sotto della soglia dei 2 minuti. Rompe gli indugi e si fa sotto a Vettel.
32° giro. Dopo 2 giri di avvicinamento, Alonso perde il contatto da Vettel. La gestione delle gomme è problematica: stare molto tempo dietro alla vettura che precede, comporta un rapido deterioramento degli pneumatici e mancano ancora molti giri.
34° giro. Vettel ha avuto un improvviso calo di prestazioni per la rottura di uno scarico e Alonso si è avvicinato tantissimo e ora è minaccioso.
35° giro. SORPASSO ALONSO, poco prima del rettilineo di arrivo, poco dopo Massa supera Vettel alla prima curva. Le Ferrari prendono subito il largo. Ora Vettel deve guardarsi le spalle da Hamilton.
37° giro. Hamilton supera Vettel. Velocità di punta Hamilton 309 km/h , Vettel 288km/h.
39° giro. Si crea un terzetto interessante Schumacher, Button, Webber.
44° giro. Vettel deve guardarsi le spalle da Rosberg, ha 6 secondi da gestire.
49° giro. 80esima doppietta nella storia Ferrari, un risultato che mancava dal 2008. Terzo Hamilton che artiglia un podio insperato. Vettel quarto e sfortunato, Rosberg quinto. In ombra Schumacher sesto e sempre dietro al compagno di squadra, Button deludente settimo, Webber chiude ottavo seguito dall’ottimo Liuzzi nono e Barrichello, decimo, che dopo le gioie della scorsa stagione dovrà far crescere parecchio questa Williams.

Buon 2010 a tutti!

La Redazione di Camminando Scalzi augura a tutti un buon anno 2010.

Finisce un anno, finisce un decennio, si fanno bilanci, si fanno buoni propositi. Alla fin fine, domani è soltanto venerdì. Non dimentichiamocelo.

Il nostro proposito, la nostra promessa, è che tra un anno saremo qui a festeggiare insieme, continuando sempre con il nostro impegno ad offrirvi Informazione Libera e alternativa.

E voi? Cosa vi proponete per questo 2010 che sta arrivando? Cosa salvate e cosa buttate via di questo 2009? Aspettiamo i vostri commenti sull’argomento!!

Vi lasciamo con un video che ci è piaciuto molto, che ci ricorda alla perfezione il posto che occupiamo in questo Universo, e che le nostre convenzioni temporali sono, per l’appunto, soltanto mere convenzioni.

Ancora tanti auguri a tutti.

La Redazione di Camminando Scalzi

Finite le qualifiche…vediamo la griglia di partenza!

Ci siamo. Il mondiale ha le sue 32 protagoniste. Sono partite in 204….ma 172 il mondiale lo vedranno in tv. A questo punto anche se mancano 7 mesi al grande evento, direi che è il caso di analizzare le squadre, visto che ci sono anche piccole sorprese, cercando fi fare un po’ di ordine e perchè no? Diamo anche un giudizio.

Partiamo dal nostro continente.  Sono quattordici i team che ce l’hanno fatta. Vediamo chi sono.
NEWS_1255557586_hamsik-slovacchiaDANIMARCA: Capitanati dal sempreverde Martin Jorgensen, i danesi hanno fatto davvero un ottimo girone di qualificazione. Senza superstar, hanno piegato Svezia e Portogallo (annichilendo Ibra e Cristiano Ronaldo) e dimostrando di giocare un ottimo calcio. Voto 7.
SVIZZERA: Elvetici che arrivano alla coppa vincendo un gruppo senz’altro non impossibile, forse quello più “debole” ma hanno comunque primeggiato. Difficilmente però potranno imporsi. Voto 6.
SLOVACCHIA: Assoluta sorpresa. Guidati dal meraviglioso talento di Marek “Marekiaro” Hamsik hanno ridicolizzato una fallimentare Repubblica Ceca (s’è spostato l’asse della vecchia Cecoslovacchia??) vincendo nell’ultima partita al fotofinish. Outsider senza esperienza, ma va già bene così.
GERMANIA: Tedeschi come sempre mai domi. Perdono colpi ogni tanto ma non falliscono mai gli appuntamenti importanti. Non hanno senza dubbio una squadra meravigliosa ma arrivano sempre in fondo. Voto 7,5.
SPAGNA: se i mondiali finissero alle qualificazioni gli iberici avrebbero quattro-cinque titoli. Poi quando conta davvero si perdono clamorosamente. Ma la squadra stavolta è fortissima e pare doveroso concedergli i favori del pronostico. Voto 8,5.
300px-Fabio-CapelloINGHILTERRA: basta un nome…Fabio Capello. Han vinto un solo mondiale…per giunta in casa e rubacchiandolo…stavolta partono davvero in pole grazie al tecnico friulano. Voto 8,5.
SERBIA: fortissimi in casa, dove hanno un pubblico anche troppo caldo (per non dire incivile) hanno una fucina di ottimi giocatori ma anche troppe figure di melma nelle fasi finali alle spalle. Potranno dire la loro però. Voto 7.
ITALIA: La nostra nazionale è campione in carica e non ha perso neanche un match nelle qualificazioni chiudendo davanti ad una meravigliosa Irlanda. Si può dire quello che si vuole, ma la truppa di Lippi ha le sue chance e se le giocherà tutte (anche senza Cassano). Voto 7,5.
OLANDA: schiacciasassi in un girone ridicolo, ma pur sempre schiacciasssi. Ha un roster da fare invidia a chiunque, ma non sempre viene amalgamato bene. Come sempre l’allenatore avrà un ruolo chiave, ma gli orange possono davvero far paura a tutti. Voto 7,5.
PORTOGALLO: qualificazione thrilling contro la Bosnia…che forse avrebbe meritato di più. Troppi i passaggi a vuoto dei lusitani, troppi rischi corsi nonostante un girone difficile. Troppi passi indietro. Voto 6+.
GRECIA
: La squadra oramai è matura e non manca più la qualificazione a mondiali o europei. I miracoli però avvengono una volta ogni tanto, quindi secondo me difficilmente faranno strada. Voto 6.
SLOVENIA: far fuori la russia semifinalista agli scorsi europei non è cosa da poco. Vale lo stesso discorso fatto per la Slovacchia. In bocca al lupo. Voto 6,5.
FRANCIA: Arrivare al mondiale dopo qualificazioni stentate e dopo uno spareggio come quello con l’Irlanda dove solo un clamoroso regalo dell’arbitro ti fa qualificareè quasi offensivo per un team di prim’ordine. La mano nera che ti aiuta non può durare per sempre, quindi meglio affidarsi a Ribery. Voto 6–.

L’altra faccia vincente nel passato della Coppa del Mondo è il Sud America. Come sono andate le squadre della Conmebol? Come al solito si potrebbe dire…ma qualche sorpresa c’è.
BRASILE: favorita d’obbligo, sempre se non vanno con lo spirito degli Harlem Globe Trotters. Dunga ha in mano una Ferrari, che però quando va fuori strada….difficilmente fa piangere gli altri di tristezza. La potenza però c’è. Voto 8.
PARAGUAY: che bella squadra.Un po’ di talento, tanta voglia di giocare ivertendosi ed un modo di intendere il calcio che mi piace da morire. Se ognuno raccogliesse ciò che merita arriverebberò almeno agli ottavi. Sinceramente ci spero davvero. Voto 7-.
CILE: Tosti ma rozzi, rapidi ma spesso confusionari. Non vinceranno, ma potrebbero diventare una rottura di scatole per chi li affronterà. Voto 6+.
ARGENTINA: Con un grande allenatore vincerebbero il mondiale a mani basse, con Lui invece….chissà. Lui può davvero tutto, specie se in squadra hai il miglior giocatore del mondo attualmente. Incognita tremendamente affascinante. Voto 7+.
URUGUAY: Troppo poo nobile il girone di qualificazione, scadente anche lo spareggio. Se il valore dei “Charrua” è questo visto sinora….tre partite e buon ritorno. Voto 6.

150px-FIFA_World_Cup_2010_LogoIl mondiale si gioca in Africa. Per la prima volta. Che fascino! Le squadre continentali sapranno approfittarne? Vediamole.
SUDAFRICA: padrona di casa, non ha sfigurato alla Confederations. Qualcosa può fare, ma i Bafana Bafana ovviamente possono aspirare massimo agli ottavi…o chissà eheheh. Voto 6,5 (in casa è in casa).
GHANA: Mondiale under 20 in cassaforte….vorrà pur dire qualcosa no? Il calcio ghanese sta crescendo spaventosamente e quando la federazione sarà in mano a gente seria e non a faccendieri questa squadra potrà veramente ambire a qualcosaa. Voto 7.
CAMERUN: Grande ritorno dopo l’assenza a Germania 2006. Eto’o ed altri buoni giocatori, sarà dura per chi li dovrà affrontare. Non impossibile però. Voto 7.
COSTA D’AVORIO: Drogba è un fenomeno, tourè altrettanto. Nazionale molto interessante che potrebbe essere la sorpresa dei mondiali. La squadra francofona che può stupire maggiormente non è la Francia. Voto 7+.
NIGERIA: Storicamente la nazionale africana più forte degli ultimi vent’anni assieme al Camerun…ma stavolta parte un pizzico dietro rispetto ai Leoni Indomabili. Voto 6,5.
ALGERIA: Qualificazione strameritata dopo una guerra (purtroppo non troppo metaforicamente) con l’Egitto. Loro sono già contenti così, ed a loro va il mio applauso. Voto 6 (ma con tanto affetto).

Passiamo all’Asia e vediamo chi c’è.
GIAPPONE: il mondiale lo vincono solo in “Holly e Benji”, ma li vedo meglio rispetto alle passate edizioni. Ciò non vuol dire però che tre partite siano già abbastanza. Voto 5,5.
COREA DEL NORD: tornano al mondiale dopo tanto tempo, tantissimo. Sono quelli che ci eliminarono nel 1966. Nel senso che il loro calcio è rimasto quello. Voto 5.
COREA DEL SUD: La più forte delle asiatiche “vere” (l’Australia non lo è), ma non è certo un gran merito. Voto 6–. –
AUSTRALIA: Ora che hanno capito che non puoi preparare un mondiale vincendo 31-0 contro Fiji arriveranno molto più preparati. Non c’è Hiddink a fare il supermiracolo, ma il materiale per fare bene c’è. Voto 6,5.

Ora un salto nell’America povera, ma solo calcisticamente. Quella del Nord.
STATI UNITI: paese in grande crescita, ma lo statunitense medio continua a seguire la squadra al mondiale leggendo su “Brevi Sport” sul Televideo. Peccato, il movimento cresce e la bellissima Confederations Cup lo conferma. Voto 6,5.
MESSICO: Qualificazioni problematiche, prima dell’arrivo di Javier Aguire che ha rimesso le cose a posto (scusa Sven Goran, ma qui hai fallito). Il 5-0 rifilato agli USA nella finale della Gold Cup (la coppa continentale, il nostro Europeo per intenderci) la dice tutta su una buona squadra che ha tanti giocatori che giocano in Europa. Voto 7–.
HONDURAS
: Bel gioco e soddisfazione per essere arrivati al mondiale. Per un popolo come quello honduregno non è poco. Voto 5,5.

Infine l’Oceania.
NUOVA ZELANDA: Senza l’Australia a rompere le scatole i “kiwi” difficilmente mancheranno una qualificazione al mondiale da ora in avanti. Una cosa è andarci, una cosa è starci però. Voto 5,5.

Dite la vostra….chi vedete come favorita??