F1 Gp Giappone: Alonso in scia alle Red Bull.

La gara nel circuito del sol levante è stata la più dura dell’anno per piloti e team. La pioggia torrenziale ha impedito lo svolgersi delle qualifiche nella giornata di ieri per impraticabilità di pista, costringendo la direzione gara a spostare le qualifiche nello stesso giorno di corsa. Per piloti e meccanici si è deciso tutto nel giro di poche ore, con le qualifiche disputatesi alle ore 9 del mattino (ora locale) e la gara dopo sole cinque ore. Una domenica di duro lavoro per tutti gli addetti.

Le qualifiche

I primi cinque della classifica mondiale sono molto vicini: Vettel ha strappato la pole su Webber, terzo Kubica, a seguire Alonso, Button, Rosberg ed Hamilton, quest’ultimo retrocesso di cinque posizioni per aver sostituito il cambio della sua McLaren. Massa non riesce a passare in q3, piazzandosi al 12° posto. Button è l’unico ad aver scelto gomme dure per la partenza, provando a giocarsi il tutto per tutto con una strategia diversa.

La gara

Pronti via: Vettel scatta bene, Kubica supera Webber. Alonso rischia di farsi soffiare il quarto posto da Button con uno start mediocre ma rimedia alla prima curva, brivido per lo spagnolo. Incidente tra Petrov e Hulkenberg sullo starting grid. Massa è subito fuori alla prima curva: con una manovra da suicidio sperona l’incolpevole Liuzzi. E’ un altro zero per il brasiliano. Entra immediatamente in pista la safety car, troppi detriti e macchine da rimuovere dal tracciato.  Nei giri a regime di sicurezza, Kubica si ritira per il distacco della ruota posteriore, con Alonso che agguanta così provvisoriamente il podio.
La gara si vive sul marcamento a distanza di sicurezza tra i cinque pretendenti al titolo. I due Red Bull e Alonso (dopo il primo pit stop) sembrano avere qualcosa in più delle due McLaren. Hamilton ha un nuovo problema al cambio, con la terza marcia fuori uso; Button fa un pit stop molto ritardato, mettendo le morbide per l’ultimo stint, ma la strategia non incide. Danno spettacolo i due piloti di casa, Yamamoto e soprattutto Kobayashi, combattivo e audace. Il pilota della Sauber ha vivacizzato questa gara noiosetta con le sue abili manovre di sorpasso, è un giovane di 23 anni, di belle speranze per il Giappone.
Vince la gara Vettel, secondo Webber, terzo Alonso, quarto Button, quinto Hamilton, poi a seguire Schumacher, l’ottimo Kobayashi, Heidefeld con la seconda Sauber, Barrichello; chiude la zona punti Buemi. I primi tre passano sotto la bandiera a scacchi nello spazio di due secondi, a testimonianza di una corsa davvero tiratissima.


Il punto sul mondiale
Webber ha controllato bene i suoi avversari, limitando i danni sul pazzo Vettel – guai ad avvicinarsi – e guadagnando tre punti su Alonso. Ora deve guardarsi principalmente le spalle da questo duo, che lo segue a 14 punti di distacco. Button ed Hamilton perdono contatto e sembrano progressivamente svanire le loro speranze mondiali.

La matematica condanna definitivamente Felipe Massa, giusto per chiarezza. E’ vergognoso come il brasiliano non stia correndo per la squadra, non facendo il proprio dovere. E’ triste, non fa altro che lamentarsi da qualche gara, piagnucolando che non farà il “Barrichello 2a versione“. Segnala il traffico come motivo/scusa della sua pessima qualifica. Fa un incidente senza senso al via con Liuzzi. Non dà sostegno ad Alonso in un momento così delicato, non porta punti al team per la classifica costruttori – che ormai è persa – insomma è già in vacanzaMassa te ne devi andare! Non sei degno di guidare una Ferrari!

Men che se ne dica, la lotta al titolo è ancora aperta ai primi cinque. Se pur Button ed Hamilton hanno 28 e 32 punti di distacco dalla vetta, ci sono ancora in palio 75 punti e in Formula Uno tutto è possibile. Il prossimo gran premio di Corea tra due settimane ci dirà se La McLaren potrà ancora dire la sua. E’ un circuito inedito per tutti, ma sarà importante l’esperienza tecnica dei team: Ferrari e McLaren hanno qualcosa in più rispetto alla Red Bull.


Outsider è la Renault di Kubica, che può approfittare del marcamento a uomo tra i rivali al titolo. Inoltre il meteo potrebbe di nuovo giocare brutti scherzi, in una regione in cui è la stagione dei monsoni.
La Ferrari per le ultime tre gare porterà ulteriori novità tecniche, soprattutto una di tipo aerodinamica, nella zona del posteriore che sarà molto visibile, a dimostrazione dello spirito di squadra di non mollare mai. Il sogno è lì a 14 punti e si può fare, perchè team e pilota sono in uno stato di grazia tecnico-mentale. Il mondiale costruttori è ormai svanito,  quindi tutte le energie di sviluppo della macchina sono concentrate per lo stile di guida di Alonso.

Forza ragazzi!


Classifica piloti


Classifica costruttori

3 pensieri su “F1 Gp Giappone: Alonso in scia alle Red Bull.

  1. Io ammetto di seguire poco la fomula 1, perchè sinceramente mi annoia ed ormai il regolamento lo stanno facendo fare di anno in anno ad un consiglio formato da 12 scimmie ed un gorilla che presiede. Detto ciò mi auguro che il mondiale lo porti a casa Webber, perchè oltre ad essere un ottimo pilota è uno sportivo serio e che nonostante lo abbiano ostacolato in tanti modi comunque è lì a giocarsela.

    • Da quest’anno in tema di regolamento la situazione è migliorata (mi riferisco alla stabilità delle norme) ma c’è ancora molto da lavorare per lo spettacolo. L’anno prossimo però ritorna il kers, un sistema per recuperare l’energia cinetica in fase di frenata. I piloti quindi potranno azionarlo con un pulsantino sul volante, un vero e proprio “boost” di potenza per favorire i sorpassi. Poi con le gomme Pirelli, che sono le più resistenti mai costruite nella storia della F1, i piloti potranno avere una condotta più aggressiva.

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