Ossessione.
La parola che mi rimbalza più spesso in testa in questi giorni è proprio questa, “ossessione”. L’ossessione del nostro premier riguardo le leggi ad personam. La ricerca continua e costante di una scappatoia che possa metterlo al riparo dalle sue beghe giudiziarie. Bocciato il lodo Alfano, si passa alla riforma dei processi. Quello che ci viene venduto come “processo dalla durata certa”, altro non è che un modo per ridurre ulteriormente i tempi di prescrizione, un’ennesima scappatoia messa in piedi dal pool di legali vicini al Presidente del Consiglio che gli permetta di “governare legittimamente”. Che poi questo “governare legittimamente” significhi non affrontare i processi per cui si è imputati (in una maniera o nell’altra), poco importa.
L’ossessione della sinistrainesistente, sempre pronta a fare la sua sterile e inutile polemica contro le leggi ad personam del Premier. Sembra di rivedere lo stesso percorso visto altre decine di volte negli ultimi anni. Da un lato l’eterna nemesi che cerca di sistemarsi le leggi a suo piacimento, dall’altro un’opposizione che ha come unici argomenti proprio questa sua eterna nemesi. Nel concreto però non fa mai niente. Si limita a dire “è una proposta di legge sbagliata” oppure “è un’ingiustizia”, ma siamo sempre lì, fermi allo stesso punto. Opposizione che è simbionte, che sembra non poter sopravvivere senza il suo ospite. Verme solitario che si ciba degli scarti digestivi delle proposte del centro-destra. E nel mezzo ci siamo noi gente comune.
L’ossessione della ricerca per il popolo di sinistra di una rappresentanza che non esiste. Masochisti noi, ormai all’eterna ricerca di qualcuno che possa rappresentarci, che possa urlare i “no” che urliamo ogni giorno nelle nostre case, nei nostri blog, nei nostri piccoli circoli di provincia, nei forum, nei gruppi di discussione e nei gruppi di amici. Masochisti perché ci aggrappiamo alla flebile speranza che qualcosa cambi, una flebile speranza che ancora non si vuol spegnere, nonostante l’atmosfera di totale desolazione che ci circonda.
E ancora una volta ci troviamo di fronte ad una situazione grottesca, che dovrebbe far rabbrividire anche il meno assennato dei cittadini. Il grosso pupazzone travestito da “giustizia certa”, buttata giù la maschera, svela la sua terribile identità di impunità, di privilegio. Impunità per tanti reati, che finirebbero semplicemente nel dimenticatoio (poi qualcuno, esperto giurista, un giorno riuscirà a spiegarmi che senso ha il concetto di prescrizione… Lo spero), con un colpo di forbici. E poco importa se dentro questo calderone finiranno anche tante disonestà, tanti obbrobri e reati che andrebbero giustamente perseguiti. Cosa fare lo si è detto più volte, ci vogliono più risorse per i magistrati, per le forze dell’ordine, ci vuole più denaro per la macchina giudiziaria. Questo assicurerebbe un miglior funzionamento della Giustizia. Non certo garantire l’impunità qua e là, pur di gratificare e di placare l’Ossessione.
Incredibile dictu, le parole più sovversive, più di sinistra, più d’opposizione, arrivano dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Non è difficile distinguere un uomo politico serio, un politico vero, in mezzo a tutti i Giovanardi, Brunetta, Calderoli, fino ad arrivare agli enfant prodige Gelmini e Carfagna. L’unico che si sta in qualche maniera “opponendo”, che sta facendo delle giuste riflessioni, sembra essere proprio l’ex-AN Fini, dall’alto della sua lunga esperienza politica.
Oggi (ieri ndr) ha dichiarato “La maggioranza non può fare le regole a proprio piacimento. Una riscrittura delle regole deve essere quanto più possibile condivisa perché non deve accadere che ogni maggioranza modifichi a proprio piacimento quelle che sono le regole del vivere civile. Riscrivere le regole deve necessariamente comportare l’impegno per una riscrittura che sia quanto più possibile condivisa perché le regole riguardano tutti, perché le istituzioni della Repubblica sono le istituzioni di ogni italiano […] sarebbe certamente un momento difficile per il nostro Paese quello in cui dovesse affermarsi il principio che in una democrazia dell’alternanza ogni maggioranza modifica a proprio piacimento quelle che sono le regole del vivere civile, le regole che devono impegnare tutti gli italiani” (via | Repubblica.it)
E così mi ritrovo nel 2009 a tessere le lodi di Gianfranco Fini, esponente di una frangia politica da cui ho sempre preso il più possibile le distanze e che rappresenta l’esatto opposto dei miei ideali. Eppure…
Eppure questo Governo dei saltimbanchi è riuscito anche in questa incredibile impresa: far cose talmente fuori di testa che ci si ritrova ad allearsi anche con i “vecchi nemici”, almeno dal punto di vista idealistico, riguardo un argomento così importante e così fondante come la legalità. Gente, questa è una cosa che riguarda la vita di tutti noi, si sta mettendo in dubbio l’unica cosa che ci rende tutti davvero uguali, la Legge. E’ l’unica cosa che davvero non conosce razza, età, religione, sesso, stato sociale. La Legge è uguale per tutti (recitano le grosse targhe nei tribunali), anche se sempre più spesso siamo portati a pensare il contrario. E adesso si sta facendo di tutto per far sì che davanti alla Legge qualcuno sia più uguale di qualcun’altro. Non permettiamoglielo.
Anzi, facciamo una cosa, andiamo a prendere le nostre scatole di Monopoli, cerchiamo in mezzo alla candela e il fiasco, agli alberghi e i contratti, e prendiamo il mitico cartoncino arancione degli Imprevisti che titola “Uscite gratis di prigione”. Imbustiamolo, e mandiamolo tutti a Palazzo Chigi. Può darsi che in questa maniera l’Ossessione finisca un po’. Non si sa mai.
Battute a parte, vi segnalo la raccolta firme promossa da un appello di Roberto Saviano che sta facendo Repubblica in questi giorni. Le firme sono (al momento) già più di 150mila, non possiamo far altro che invitare tutti voi a sottoscrivere la petizione, le istruzioni le trovate cliccando sul link:
Presidente, ritiri quella norma del privilegio
Certo, magari nel concreto non servirà a molto. Forse non risolverà le cose. Ma noi continuiamo a provarci. Ricordate: il silenzio è molto peggio.
però, geniali gli autori del monopoli eh? ci avevano già pensato ottanta anni fa. però le osservazioni di fini dovrebbero essere comuni a tutti e non solo “di sinistra”
le osservazioni di fini SONO comuni a tutti. Fini non è un uomo di sinistra. E’ ed è sempre stato un uomo di destra. e mi fa MALE vedere e sentire che se un uomo di DESTRA dice una cosa del genere, sembra quasi l’alba del 2012: ODDIO, moriremo tutti!
Fini parla semplicemente seguendo ciò che spesso, durante i dibattiti televisivi, usa come incipit nei confronti dei suoi avversari: onestà intellettuale. PUNTO!
Basta con questa idea che la sinistra persegue il giusto, e la destra no.
altro piccolo appunto: “… un uomo politico serio, un politico vero, in mezzo a tutti i Giovanardi, Brunetta, Calderoli…”. Beh, mi sembra che quelli citati siano PERSONE (prima di tutto) che il loro LAVORO lo stanno facendo dal primo giorno di insediamento. Io ci metterei anche Maroni. E lo stesso Alfano. Poi, è da qui che possiamo confrontarci da uomini di destra e sinistra.
il resto è NULLA, è contrapposizione sterile.
Capisco il particolare momento storico, in cui l’agenda setting mette come punto 1 la giustizia. Ma io voto da anni il partito in cui è iscritto Gianfranco Fini (quindi, anche Pdl). Per piacere, oltre ai soliti insulti alla mie facoltà intellettuali perchè voto a destra, non rompete i maroni anche a chi ho scelto come mio rappresentante. grazie
Alfano con il lodo? Maroni con le ronde e i respingimenti?
Ma dove ho scritto che la sinistra persegue il giusto e la destra no? Non hai capito che la provocazione del pezzo è tutta una critica all’opposizione, che è così vuota e sterile che mi porta ad “affezionarmi” alle idee di un leader della destra.
Per quanto riguarda i politici citati, Giovanardi è quello dell’uscita indecente e totalmente incivile sul caso Cucchi (che spero tu, elettore di destra, avrai giustamente valutato), Brunetta è quello del “culturame”, Calderoli ne ha dette così tante che basta pescare nel mazzo. Spero tu, elettore di destra, sappia anche valutare la totale insipienza di certi comportamenti degli uomini di governo. E stai pur tranquillo che io non offendo la persona, non mi permetterei mai, io semplicemente critico proprio il loro “lavoro” al governo. Penso sia in mia facoltà no? In fondo li pago anche io…
In ogni caso io non ho insultato le facoltà intellettuali di nessuno, e, se non lo avessi ancora capito, io nel mio articolo non ho criticato per niente Fini.
Concludo con una bella domanda per te pasqualoo. Tu che, come dici, voti da anni AN e il suo rappresentante, come fai a rapportarti con quella molteplicità di elementi che compongono il governo adesso? Come fa la tua (presumo, se votavi AN) spinta nazionalista a legarsi con gli orrori federalisti e divisori di quelli della lega? Come fa la tua (presumo, se votavi AN) spinta verso la legalità a sopportare porcate legislative del genere? Questa è più una mia curiosità personale, che ancora non riesco a spiegarmi tanto bene come faccia un vero ex-AN ad identificarsi con il signor “bitume sulla calotta cranica.”
Il problema di parte dell’elettorato di destra è -a mio parere naturalmente- proprio quello di saltare subito al collo della “discussione”, senza magari fermarsi un attimo a riflettere su quello che si è detto.
Griso guarda che non ho detto che TU mi insulti, perchè non lo hai fatto. ci mancherebbe. Ma è diffusa, e anche nei post precedenti di questo blog che apprezzo tantissimo, l’idea che l’elettore di destra, in quano ha berlusconi come leader, non capisca un cazzo.
ora vengo ai ministri e alle altre cose.
1) io sono un convinto sostenitore di ronde e respingimenti
2) a livello personale mi spiace per cucchi. a livello politico e comunicativo, prima si finisce di parlarne e meglio è.
3) convivo benissimo con le idee della lega. ho votato lega nord alle europee. Essere federalisti non significa affatto rinnegare i concetti di patria o nazione. gli USA sono federalisti, e l’italia è sempre stata unita nelle sue diversità. come dice brunetta, al sud servirebbe eccellenza e può anche andare avanti “da solo”… per il bene della Nazione! insomma… io non ci vedo niente di male nel federalismo. l’importante è capire che ormai anche all’interno della lega il SECESSIONISMO è una “barzelletta”.. usata solo a fini identitari (ma goliardici).
4) mi riconosco molto bene nel progetto pdl, per quanto la scomparsa di An inizialmente mi ha lasciato “un pò così”. semplocemente perchè le basi programmatiche sono identiche e condivise. una su tutti, proprio parlando di giustizia: CERTEZZA DELLA PENA!
5) lodo alfano. penso solo una cosa: se la corte costituzionale avesse detto sin da subito che non si poteva fare… non staremmo qui a parlarne.
il signor bitume con la calotta cranica rappresenta la schiettezza IN OGNI OCCASIONE tipica dell’uomo di destra. fosse anche fare CUCU’ durante un incontro istituzionale. perchè è vero, a volte sarebbe bene pensare quell’attimo di più. ma a destra preferiamo l’azione. e berlusconi sono anni che FA! comunque, sicuramente non l’accetterete come risposta, ma non so spiegarvi ora in un commento perchè sono un sostenitore di berlusconi, piuttosto che un suo oppositore. ma posso dirvi che non è eterno… e guardando al futuro a destra vedo degni successori. tra cui il compagno fini. quindi… preferisco sostenere un prgetto a,lungo termine per l’italia.
buon pranzo
Allora semplicemente la vediamo in maniera diversa (e ci mancherebbe, siamo di idee diverse… 😀 ).
Io purtroppo non riesco a capacitarmi di come gente di AN si trovi ad identificarsi nel guascone barzellettiere. Se tu lo preferisci in quanto uomo d’azione, bisognerebbe anche che ti interrogassi su che tipo di azioni fa. E non mi riferisco soltanto alle figure di merda worldwide, figuriamoci.
Cioè, voglio essere più chiaro e schietto a costo di essere banale: se mi si fa un discorso “io di AN voto PDL perché dentro c’è Fini, e spero che un giorno comandi lui” allora io lo capisco e lo accetto. Non riesco ad accettare (o meglio, ho difficoltà a comprendere) come il popolo di AN possa identificarsi con certi personaggi.
La Lega, che tu hai votato alle europee, è la stessa lega il cui leader, signor Umberto Bossi, si è pulito il culo con la bandiera tricolore, la bandiera italiana. Questo non dovrebbe tipo inimicarveli per tutta l’eternità voi nazionalisti (Alleanza NAZIONALE) di destra? Come cavolo fate a sopportare che ci siano elementi di questo tipo nel vostro schieramento? Davvero pur di stare al governo non conta chi ci è alleato? (e forse un po’ sì, è così…) Questo non sono riuscito mai a spiegarmelo.
Ne faccio un discorso di idealismo, ripeto.
La barzelletta è, secondo me, uscirsene con (e non mi riferisco a te) “la secessione è una parola usata per aumentare l’identità del partito”. Oh, la parola secessione non dovrebbe essere usata neanche per scherzo.
Per quanto riguarda il “Certezza della Pena”, non t’è mai venuto il dubbio che questa improvvisa e “ossessionante” riforma sia soltanto un modo per parare il culo al signore bitumato di cui sopra? Ma non è meglio l’onestà? L’onestà di gente come Fini (e mi ritrovo ancora a tesserne le lodi) che rinuncia al Lodo Alfano non appena viene indagato (vedi notizia di un mesetto fa)? Chi non ha nulla da nascondere non ha niente da modificare nella giustizia. Chi non si deve difendere da alcuna marachella, non ha certo bisogno dell’immunità. Riflettiamo su questo.
Ma stiamo divagando. Non vorrei distrarre troppo la discussione dall’argomento principale.
La riforma della giustizia ha qualcosa di scandaloso e spero che presto se ne torni a parlare anche in questo spazio.
La cosa che mi fa accapponare la pelle e sentire come viene “pubblicizzata” dai media… “Processo Rapido” “Accorciamento tempi della giustizia” … quando la maggior parte delle persone non sa neanche cosa sia la PRESCRIZIONE, unica cosa ad essere accorciata…
Io sono allibito dai sostenitori di questa riforma, ancora stento a crederci. E’ una legge non solo ad-personam, ma probabilmente metterà a rischio processi molto grandi ed importanti.
E ne ho ancora cose da dire… magari aspetto un articolo dedicato.
Comunque si vede che Fini rode un pò dentro…
PS LEGA: ricordate l’arcolo de “La Padania” che diffamava berlusconi negli anni 90? Sapete che non appare più negli archivi del giornale? Che coerenza pure questi altri.
griso la risposta della convivenza tra lega e An è data dallo stesso approccio usato per risolvere i problemi… tornando mezzo secondo sulle ronde. così, d’impatto… è una proposta leghista, ma credi che gli esponenti di AN siano contrari? altro esempio: immigrazione. oppure: certezza della pena (intesa nella sua accezione migliore e nell’applicazione quotidiana, lasciamo stare berlusconi per un attimo). il punto è: sui temi programmatici siamo culo e camicia!
quanto ai PRINCIPI nazionali e di identità… beh, credo starai notando come la lega nord si stia espandendo sul tutto il territorio, con circoli e fazioni. poi, ogni tanto… la vecchia guardia del partito spara una cagata qui e là di stampo “anni 90”: w la padania dei celti. ma le nuove leve professano molto poco di tutto ciò. cmq… per ora diamo spazio adl altri commenti! sto sviando troppo l’attenzione come hai fatto notare anche te!
quindi: POPOLO DI CAMMINANDO SCALZI… commentate! cos’è? state ancora digerendo il KEBAB?????
per quanto non ne condividessi la linea politica, An aveva una classe dirigente di tutto rispetto ed anche piuttosto pulita e secondo me sono quelli che più ci hanno perso nell’alleanza con il partito del capellone, alcova di mafiosi e camorristi. Almeno da questo Fini con le sue bordate politiche cerca di pararsi il culo.
pascquallo guarda noi il Kebab lo si è già digerito, a meno che la Lega non faccia passare un provvedimento contro la digestione di cibi arabi.
[…] This post was mentioned on Twitter by Camminando Scalzi and Andrea Rizzo, Andrea Rizzo. Andrea Rizzo said: L'opposizione in Italia: il compagno Gianfranco Fini: http://bit.ly/JSIe0 via @AddToAny […]
Quanti divertenti commenti di fantapolitica.
Gente che reclama ronde e la certezza della pena, ma quando si viene ai delitti patiti da Stefano Cucchi, beh, è un’altra faccenda: «a livello politico e comunicativo, prima si finisce di parlarne e meglio è».
(Intanto i sindacati si Polizia sono ridotti a lanciare appelli su facebook contro le tv del premier, che hanno oscurato le loro proteste dinanzi a Palazzo Chigi).
(Però l’esercito nelle strade e le ronde hanno occupato per mesi le tv del premier, utili quanto i figuranti a Cinecittà. Che il Decreto Maroni abbia sancito il flop delle ronde, meglio tacere).
Gente che dimentica come l’iniziativa sul processo breve sia nata da un preciso accordo politico di Fini e Berlusconi: lascerete sempre che sia la Corte Costituzionale a fare il lavoro sporco di limitare le ambizioni luigiquattordicesche del Cavaliere?
Gente che dimentica come i colonnelli di An abbiano accolto con sollievo l’Anschluss del Pdl: meglio obbedire a Berlusconi, meglio farsi assorbire da un partito fondato su un predellino che stare con un Fini che oggi elogia la Resistenza, domani abiura il fascismo a Yad Vashem e dopodomani vorrà dare il voto amministrativo agli immigrati.
Gente che elogia «la schiettezza IN OGNI OCCASIONE tipica dell’uomo di destra. fosse anche fare CUCU’»: Repubblica, in coraggiosa solitudine, avrebbe posto al suddetto dieci bellissime domande. Berlusconi avrebbe dimostrato la presunta schiettezza di destra rispondendo di più, mentendo di meno con l’avallo di Bruno Vespa, evitando di chiedere un milione di euro di danno morale.
fini non fa altro che richiamare quelli che sono alcuni fondamenti della Costituzione italiana e delle democrazia parlamentari in genere: per questo e solo per questo dovrebbero essere comuni a tutti. le idee politiche sono altro e devono restare all’interno di quei fondamenti. ed è ciò che capita sempre di meno nell’azione legislativa dell’attuale governo berlusconi. primo fra tutto l’azione legislativa stessa che è prerogativa del parlamento e non del governo. personalmente non mi disturba che il presidente della camera faccia certi richiami: è un suo dovere. quanto invece all’azione politica di gianfranco fini, potrei osservare numerose contraddizioni, ma questo è un altro discorso.
relativamente all’accordo tra lega e altri partiti di destra mi limiterei a ricordare che già gramsci osservò che certe posizioni politiche localiste presentavano alcune affinità (evitiamo facili giochi di parole con “fini” eh?) con quella politica nazionalista da cui sarebbe nato il partito fascista.
Carisimo BLEISTEIN, guarda che non mi offendo mica se al posto di “gente” usi “pascqualoo”! Il fatto di sperare che di Chucchi non se ne parli più, non significa che non voglio che venga fatta chiarezza! così approfitto per dire che sarebbe ora di farla finita di parlare per settimane di processi, delitti, gialli, misteri solo per “sfamare” quella curiosità tipicha delle “lavandare o mondine” che ci contraddistingue. Informazione è dire cosa è successo, punto. Ci risentiamo quando avranno trovato i colpevoli. Tutto il resto è chiacchiera paesana. Cito i casi Franzoni, Garlasco, Meredith, Sandri ecc. ecc. Considerati i tempi della giustizia, e l’infinità di ricorsi e controricorsi, convien aspettare la fine. Tanto è assodato che giudici, magistrati, avvocati sappiano fare il loro lavoro senz afarsi influenzare dall’esterno, no?
Che l’esercito nella strade o le ronde siano inutili spiegami come fai a dirlo se è una cosa che non è stata fatta! Per me ad esempio sarebbe utilissimo, che vogliamo fare? Finchè qualcosa non viene fatta con un certa continuità non si può giudicare. Io faccio fantapolitica, te evita di fare FANTACRITICA come tanti in questo paese, tipica di una democrazia IMMOBILE come quella italiana.
Quanto a Berlusconi che non risponde a Repubblica, io avrei fatto lo stesso perchè mi comporto così nella quotidianetà con le persone che mi hanno mancato di rispetto: se te mi fai qualcosa di pesante, io non ti cago più! E credo che quello di non rispondere sia un sacrosanto diritto (se la legge è uguale per tutti, anche i diritti… se non sbaglio, oppure le cariche politiche devono creare diversità a piacimento?) IO (e non gente) la penso così bleinstein.
@frank: “certe posizioni politiche localiste presentavano alcune affinità con quella politica nazionalista da cui sarebbe nato il partito fascista” miglior spiegazione non potevi darla! sia chiaro a tutti: potete anche bannarmi a vita dal sito per quello che sto dicendo, ma io non ho paura di un’applicazione POSITIVA (cioè imparando dagli errori del passato)dell’IDEOLOGIA fascista calata nel contesto attuale!
Ma come fai a dire che l’esercito nelle strade o le ronde non sono state provate?
L’esercito è in strada a Napoli da mesi ormai e la situazione non è minimamente cambiata, anzi forse è peggiorata, con meno rispetto in quella che sono istituzioni come Polizia e Carabinieri.
E le ronde? Le ronde sono state “legalizzate” sotto pressione della Lega. E lo sai fino a poche settimane fa quante ronde (prima non ufficiali) avevano fatto richiesta di essere riconosciuti come tali? Solo 6, in tutta Italia. Cito inoltre: “Considerati i tempi della giustizia, e l’infinità di ricorsi e controricorsi, convien aspettare la fine”. Beh, con il processo breve (o meglio processo morto) ci sarà un’unica fine: la prescrizione.
Un’ultima cosa, spiegaci l’applicazione positiva del fascismo nel contesto attuale.
sicuramente non quello di 70 anni applicato alla lettera, perchè divera era l’epoca e, soprattutto, diversa era l’Italia. ma con dei punti fermi.
Vorrei un’Italia autosufficente, che esporti più che importare. Perchè può farla. Che faccia uso delle proprie risorse e le protegga.
Vorrei un’Italia chiusa, perchè credo nel principio della saturazione, anche per tutelare le risorse di cui sopra.
Voglio un’Italia che abbia un’educazione identitaria sin da subito. Maggiore spazio nei programmi di storia all’impero romano e alla storia ITALIANA, con accenni “non superficiali” alle altre culture con cui siamo venuti in contatto. Ma che di sicuro non rubina spazio alla NOSTRA di STORIA. Alle università, con corsi specialistici, l’approfondimento di altri culture e storie GLOBALI se alla persona interessa quello.
Università chiuse, con il diritto allo studio tutelato ma che non significhi APERTE A TUTTI. perchè l’università deve selezionare. Così come il mondo del lavoro: se esistono albi, allora si richieda un numero specifico di lavoratori per quella categoria. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO, ecco cosa, non migliaia di medici, avvocati, professori costretti a stare chissà dove a fare chissà cosa.
Voglio un’Italia ligia, in cui l’applicazione delle leggi ed il rispetto di esse deve essere garantito con la forza se necessario. E questo punto riguarda tutti. perchè sono il primo a volere giustizia.
Maggiori controlli, maggiore dispiegamento di forze militari se necessario. ma internamente. Voglio che i ragazzi dell’esercito sappiano TUTTI usare un’arma.
Voglio un’Italia fiera, che esporti menti, personaggi ed atleti cresciuti in ITALIA e che facciano bene all’Italia. Perchè è questo che avveniva in quegli anni, non dimenticate il RISPETTO che nel mondo avevamo. Non facciamo finta di non sapere. A titolo di esempio, negli Stati Uniti in quegli anni già esisteva “l’italian style”. non p mica nato l’altro ieri.
La chiusura, il pensare prima a noi stessi e poi agli altri. Sfruttare ed amare la nostra terra, investendo profondamente in opere massicce e riqualificative del territorio. Senza se e senza ma. Vendita del nostro territorio.
Voglio un’Italia in cui la pluralità di opinioni è ben accetta, ma alla fine chi deve decidere DECIDE.
Un’Italia rispettosa dei patti internazionali. Punto. Non esiste il colonialismo e l’espansionismo. Militare.
Ma economico si: voglio catene di fast food all’italiana in giro per il mondo, i cui dipendenti debbano essere Italiani per via preferenziale. E se i nostri ragazzi vanno a studiare all’estero, a loro per primi debba essere garantito l’impiego per la durata del soggiorno in queste ATTIVITA’ di stampo made in italy. Globalizzazione, si.. ma attiva! GLOCALIZZAZIONE. Siamo una delle 8 nazioni più potenti, e abbiamo le dimensioni di un pisellino. il bello è che possiamo fare ancora di più.
Si alla “libera” circolazione delle merci e delle persone, ricordando che la libertà finisce nel momento in cui invade quella di un altro: ovvero, libertà non significa anarchia.
Dobbiamo andare controcorrente, TUTTI, ed avere il coraggio di farlo. Sono 50 anni che per anadre dietro agli altri “perchè anche le altri nazioni più civilizzate lo fanno” ce la stiamo sempre prendendo per il culo. siamo italiani, non esiste al mondo un popolo come il nostro! sono gli altri che ci copiano e non lo dicono. e sveglia!
Ricapitolando: l’Italia deve essere chiusa nelle proprie frontiere e nella propria maschia, romana cultura.
Gli altri Stati invece no: quelli hanno il dovere di comperare le nostre merci (perché l’Italia deve esportare più che importare, eh!) e devono aprirsi alle catene di fast food italian style zeppe di lavoratori italiani, che tecnicamente saranno dei lavoratori immigrati e magari continueranno a coltivare la cultura italiana in Paesi stranieri. Noi avremmo il diritto di farlo in casa d’altri, loro no in casa nostra, perché noi siamo l’Italian style, è una cosa rinomata.
Ma certo: ecco la soluzione neocolbertista che ci porterà alla terza guerra mondiale. Quello che ho appena letto è degno del Code Savary.
Qui qualcuno non ha fatto solidi studi di economia politica, e se li ha fatti dimostra effettivamente che l’università italiana non è selettiva.
la visione storica di pascqualoo mi ricorda (che caso eh?) quella della lega: questi ultimi saltano a piè pari dalla presenza celtica in valpadana al momento in cui bossi fonda il suo partito. il primo invece salta dall’impero romano (e la repubblica romana ad esempio?) al 1870. per entrambi ciò che è accaduto in mezzo non ha importanza. anzi, forse non è successo proprio niente. se almeno evitassero di costruirci sopra una teoria politica. (tra l’altro guarda che essendo naturalmente scarsa di materie prime e altre risorse, per esportare l’italia è costretta ad importare)
??? ma che roba fumate ???
chi è che ha saltato dall’impero romano al 1860? forse quello che manca in questo paese è la presa di coscienza che l’Italia era fiorente anche quando era divisa in regioni (rinascimento, umanesimo………………..).
oh sommo bleinstein, mi perdoni se io ho articolato alcune mie riflessioni mentre lei ha fatto un bel puré facendo un pò come le pare a lei. chi ha detto che gli altri DEBBANO comprare da noi? io dico che è fondamentale che, attraverso le NOSTRE risorse, prima si pensi al paese e POI si prova a vendere all’estero.
chi ha detto che NOI dobbiamo fare come ci pare all’estero? lo trova per caso scritto nel mio commento? mi scusi signor Bleinstein… ma lei conosce Starbucks? le pare “normale” che noi italiani abbiamo inventato il cappuccino, e un’impresa straniera ci fa i soldi?
che noi abbiamo inventato la pizza e la pasta (se anche lo avessero già fatto i cinesi, sicuramente noi lo facciamo meglio) e gli altri ci si arricchiscono?
cosa c’è di così strano (e pesno che non sia necessario aver fatto degli studi) nel dire di aprire rosticcerie o quant’altro possa diffondere cio’ che gli altri ci invidiano (il mangaire bene) e dare una via PREFERENZIALE d’impiego ai nostri connazionali favorendo il loro vivere all’estero? sottolineando poi come quella via preferenziale si adedicata soprattutto ai nostri studenti all’estero, naturalmente in progetti di scambio culturale (lo facevano anche nell’antica roma…. sa?)
scrasa di materie prime e risorse? campi sterminati da sfruttare con il fotovoltaico? energia idrica ed eolica? NUCLEARE? latte BUTTATO per via delle quote latte? esportatori di vino, pasta, VERDURA? a new york vendono le nostre PRIME SCELTE di frutta e verdura porca puttana! a new york! tanto per dirla una. ma stiamo scherzando?
auto, vestiti. tecnologie! parliamo di fuga di cervelli…
mi spiegate cosa ci manca? le case??? esercito e forze dell’ordine a cacciare a claci in culo quelli che occupano abusivamente case e appartamenti e ridistribuzione delle stesse con priorità alle famiglie italiane! progetto della casa sociale portata avanti da MSI e casapuound… inascoltati perchè lo dicono i “fascisti”! oddio, mamma li turchi!
ed una cosa su titti mi fa imbestialire: “tecnicamente i lavoratori in quelle catene di fat food saranno immigrati”. E CHE COSA C’ENTRA? sono in regola? si. Lavorano? si. soprattutto, sono RICHIESTI? SI. e allora?
guarda che fascismo o non fascismo, la gente in italia può entrare!! se può restare… quella è una cosa che DEVE decidere lo stato = se ho bisogno di te resta, sennò grazie della visita e arrivederci. non dimenticare i souvenir.
per me hai descritto un mondo da brividi
philip dimenticavo:
che vuol dire meno rispetto nelle istituzioni come polizia e carabinieri? poi, potresti portare delgi esempi riguardanti napoli?
per quanto riguarda le ronde, per ora sono 6 che hanno fatto richiesta. ok, numeri. ma fatti? volgio dire… vanno in giro con manganelli e olio di ricino? hanno abusato della loro posizione? ti risultano aspetti negativi della ronda? no perchè a me questo interessa visto che l’opposizione a tale provvedimento è stata motivata soprattutto con la paura di uno spettro fascista-squadrista. se anche fosse stata 1 e una sola la richiesta di riconiscimento, mi spieghi dov’è il problema di introdurre un elemento in più per la sicurezza dei cittadini? costa per caso soldi allo stato la ronda?
se le ronde saranno così poche tra qualche mese vuol dire non solo che era un’idea fallimentare, ma che ci siamo fatti infinocchiare dal solito “fumo negli occhi”.
Lo chiamiamo FATTO ? Nel senso che almeno l’hanno FATTO? Per me hanno FATTO solo una grande cagata.
Non è questa la politica che sogno nel paese in cui vivo.
Signor pascqualoo, le faccio solo notare che lei non fa delle riflessioni né politiche né economiche. Crede di farlo, ma in realtà riduce l’immensa complessità del reale alla propaganda del cappuccino e dell’impero romano.
I suoi discorsi sono naïf e di gusto antimoderno, e probabilmente danno soddisfazione se si fanno davanti ai proverbiali quattro amici al bar. Ha dimenticato solo dio, patria e famiglia. Per fortuna non ha dimenticato i poveri produttori di latte, che le nostre tasse mantengono a suon di sovvenzioni europee.
Ci sono Paesi, come la grande Inghilterra, in cui si fa ricerca sulle cellule staminali, e Paesi come l’Italia papista in cui si pensa a coltivare le messi e ad allevare vacche. Il futuro sarà impietoso, ma noi siamo pur sempre gli eredi dell’Impero Romano. Quindi checcenefrega.
Il problema è che il mondo è complicato, voi diffondete idee semplici, così piene di buon senso.
Per questo sono idee efficaci: garantiscono voti, consenso poplare. Ma non colgono la realtà a nessun livello. I suoi politici di riferimento usano questi come argomenti di propaganda, lo tenga bene a mente: non sono così sciocchi da prendere queste farneticazioni sull’età dell’oro sul serio. Lo tenga bene a mente.
Per il resto, trovo che ordinando “one latte” oppure “one cappuccino” da Starbucks si possano bere bevande assai più buone di quelle che si trovano qui. Ne sono molto goloso, quando vado negli USA. Mi auguro un’invasione degli eserciti alleati il prima possibile.
“Mi auguro un’invasione degli eserciti alleati il prima possibile.”
ma perchè non te ne vai allora?
proprio stesera a cena con i miei 4 amici più fedeli tali discorsi non hanno funzionato (ma io continuo a pensarla così). quello che resta di tutto questo discorso è che te dici “grande inghilterra” guardando al presente. io sogno una grande italia guradando al futuro. e di tutto quello che ho detto te hai assimilato lo “zerovirgolaunopercento” dicendo addirittura “beh, starbucks fa roba buona…”. certo… e dimenttichi che sarebbe meglio per NOi che lo facessimo NOI. lieve sfumatura. insignificante per te, FONDAMENTALE per me.
carlo V… ripeto, non ci costa un euro e non ci sono elementi per definirla fallimentare. rispetto a cosa? quali sono i danni? i problemi causati? i FATTI?
ci sono eccome… in quanto non esistono ronde. Non pensare ai soldi, pensa al fumo negli occhi, all’inutilità, alle chiacchiere fatte per ammaliare le masse docili e pieghevoli che ci propone la politica. E parlo della politica tutta, destra e sinistra.
non vedo aspetti negativi attinenti le ronde in quello che dici. il giorno in cui le ronde causeranno problemi ai cittadini, allora rivedrò le mie posizioni. fino a quel momento sono semplicemente un servizio in più a costo zero.