Il PDmenoelle?

Rubo una definizione più volte trovata sul blog di Beppe Grillo per il titolo del post di oggi. Parliamo di No Berlusconi Day. Ma andiamo per gradi.

Il No Berlusconi Day è una protesta nata sul web, incubata nella blogosfera, e venuta alla luce tramite un gruppo di Facebook. Si fa fatica a crederci, ma è proprio così che è nato il “No Berlusconi Day”, la manifestazione organizzata sulla rete dal popolo della rete, che conta oggi più di 280mila iscritti. La pagina è in realtà il centro a cui fanno capo più di cento pagine diverse, ognuna dedicata ad un “distaccamento” in una città italiana. Il corteo partirà il 5 dicembre pomeriggio da piazza della Repubblica a Roma, ed è previsto anche un concerto (con le adesioni raccolte nell’ulteriore gruppo dedicato agli Artisti del No B Day).

Insomma, il mondo dei social network si mobilita, e laddove sente la mancanza di una rappresentanza (ne abbiamo parlato proprio ieri) che organizzi una manifestazione che rappresenti i loro ideali, pone rimedio organizzando tutto con il caro e vecchio sistema del passaparola, questa volta uber-potenziato dallo strumento dei Social Network.

Era necessaria una piccola introduzione, non voglio parlare del No B Day (se ne parla già ovunque in rete), e personalmente non condivido neanche tanto il tipo di manifestazione (sono per le manifestazioni pro-qualcosa io, non contro-qualcuno…), ma sono pareri, ripeto, personali.

Di PietroQuello su cui mi voglio concentrare è la patetica querelle nata oggi (ieri ndr) a proposito della suddetta manifestazione. Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori (che ovviamente aderisce all’iniziativa) si è duramente scagliato contro i gotha del Partito Democratico, che in questi giorni tanto stanno facendo per prendere le distanze da questa manifestazione.

Ora, per riprendere il discorso del post di ieri, capite cosa volevo dire quando parlavo di sinistrainesistente? Sembra che Bersani&co non perdano mai occasione per sottolineare la loro distanza dall’antiberlusconismo. Da un punto di vista teorico io potrei anche essere d’accordo con il pensiero del PD, ma quando, in risposta al j’accuse di Di Pietro il presidente Bindi afferma “Non abbiamo bisogno di partecipare alle manifestazioni. Con questo intendo dire che il nostro anti-berlusconismo è quotidiano ed è nei fatti”. Nei fatti? Ma in quali fatti? Ma quando mai avete fatto qualcosa di antiberlusconiano? Forse si riferisce alla legge sul conflitto di interessi, primo punto del programma della loro ultima legislatura…come dite? Ah si sono dimenticati di farla…Bindi

Insomma, questo PD comincia proprio con il piede sbagliato, dovrebbero andare a lezione di campagna elettorale dal popolo di destra, che in questo è sempre stato superiore, sempre due passi avanti a quelle vecchie cariatidi che compongono il partito di opposizione.

Ripeto, voglio capire che uno non condivida l’idea di fare una manifestazione contro qualcun’altro (e io sono anche di questa linea, come già detto), però che bisogno c’è di arrivare addirittura allo scontro, come a voler salire su uno sgabello e dimostrare d’esser sempre e comunque i primi della classe?

Penso che una coalizione che si impegni a ritornare al governo, che proponga una valida alternativa, debba sfruttare un momento popolare del genere. Organizzato dalla gente comune, dai blogger, dal popolo della rete, con un’adesione che va via via crescendo. E’ un popolo che cerca un’alternativa, non certo un popolo che vuole -soltanto- fuori dalle scatole il nostro Premier. E’ un popolo che ha trovato questo modo per gridare la propria identità, per dire “noi ci siamo comunque, e la pensiamo diversamente”. E il PD, che dovrebbe rappresentare proprio questa parte di popolo, cosa fa? Prende le distanze.

La desolazione continua ad aumentare ogni giorno che passa. Quasi quasi viene voglia d’andarci a questa manifestazione proprio grazie a questa “presa di distanze”.

BersaniInsomma, caro PD, hai toppato anche questa volta, se non negli intenti, quantomeno nella comunicazione. Possibile che non ci siano uomini in grado di studiare strategie elettorali valide in questo schieramento? Possibile che nessuno di loro si renda conto di dare l’impressione (sbagliata quanto volete, ma è quello che traspare) che prendere le distanze non sia altro che “avallare”? Urge una lavata di capo. Urge un momento di autocritica. E speriamo arrivi presto, perché è già troppo tardi.

Sono davvero curioso di vedere cosa succederà il 5 Dicembre. Non manca poi molto…

8 pensieri su “Il PDmenoelle?

  1. Il “PD” è il “PDL” senza la lettera finale. La sua nascita è stato un completo disastro per tutta la sinistra italiana, non so più a chi votare.

  2. già paradossalmente la trasformazione da ulivo in PD che avrebbe dovuto avere un effetto unificante per la sinistra ha sortito l’effetto opposto. mentre l’unico tema che sembra accomunare è un generico quanto teorico antiberlusconismo. il pd mi fa l’impressione di una scatola vuota in attesa di trovare qualcuno che abbia qualcosa da metterci dentro: insomma, l’esatto opposto di quello che avrebbero dovuto essere i partiti

  3. La cosa interessante è che la manifestazione è nata dal basso e di questo va preso atto. Ma in tv passa tutt’altro messaggio.

    Peccato che solo una piccola parte dei giovani italiani possano usufruire a pieno delle potenzialità di internet…

  4. Il punto è proprio lì. La manifestazione è nata dal basso, è nata dalla gente, non può essere “snobbata” in questa maniera da quello che dovrebbe essere il maggior partito “contenitore” di centrosinistra.
    Contenitore di aria fritta.

  5. Bersani ha sbagliato, quello che non è chiaro ai sostenitori di Travaglio/Grillo/Di Pietro è che la cosa più importante in realtà non è fare opposizione (nel senso di abbaiare ogni volta che fiata Berlusconi, darsi le pacche sulle spalle durante i girotondi o dire che Silvio è peggio di Saddam e di Hitler) a un governo comunque dotato di una maggioranza stratosferica. Bensì costruire un’alternativa che possa governare al suo posto, farsi trovare pronti al momento che conta (che, piaccia o meno, è solo quello delle elezioni politiche) e convincere una fettina di quel 70% del Paese DA SEMPRE (tv o meno) non di sinistra a votare una coalizione con la parte preponderante a sx. Su NoisefromAmerika avevano provato ad analizzare il programma economico dell’Idv, ma hanno trovato ben poco e non erano sicuri che fosse quello. Magari se facessero qualcosa di rintracciabile sarebbe un bene anche per loro, dato che allo stato attuale “Berlusconi è Satana” sembra essere tutto il piano programmatico. (Ah, una volta fatto bisogna anche saperlo vendere, perché se Di Pietro & C. passano la maggior parte del tempo a parlare solamente di giustizia e di Berlusconi e dire che secondo lui Tizio e Caio dovrebbero dimettersi magari anche solo perché sospettati o indagati, principio che non va proprio nello spirito della Costituzione ma babbè, e a polemizzare col capo Stato o menate simili INUTILI è chiaro che i giornalisti daranno spazio a quello, perché anche se INUTILI sono notizie). Ed è per questo che poi il PD, nonostante tutte le immani cazzate che fa (autocritica? ma se stanno sempre a scannarsi e sono in disaccordo su tutto, più autocritica di così :D), resiste(rà) al 25/30% e l’Italia dei pescivend… Valori 🙂 (che è in giro da un po’) resterà leggermente al di sotto insieme a Grillo e al suo PdL=PDmenoElle 🙂 .

  6. Non sono d’accordo per quanto riguarda la “maggioranza stratosferica”…gli unici dati che puntano in tal senso sono i dati divulgati dal Governo, quindi tendo a crederci poco. Credo che il governo abbia una larga maggioranza, ma che questa maggioranza ci sia pure perché dall’altro lato non c’è alcuna alternativa.

    D’accordo anche in parte sul discorso Di Pietro: IdV si identifica troppo nell’antiberlusconismo, tanto che sembra non abbiano altro da dire. Però è l’unica frangia sinistroide che le cose non le manda a dire, e questo è un fatto encomiabile, nella situazione attuale in cui versa l’opposizione.

    Il PD autocritica non ne fa, altrimenti non si ritroverebbe a fare sempre gli stessi errori (che poi l’errore è sempre e soltanto uno, cioè non fare niente) ad ogni tornata elettorale. Bisogna SVECCHIARE! Questa è la parola d’ordine.

    Grillo è un ottimo comico, la politica forse non fa per lui. L’ho citato solo perché gli ho rubato una battuta. Null’altro.

    P.S. Costruire un’alternativa è fare opposizione, ed è penso quello che chiedono i vari Travaglio/Grillo/DiPietro (che poi io ‘sti tre non li accomunerei, talmente son diversi).

  7. concordo pienamente con quello che dici Griso, per quanto io, invece, sarò alla manifestazione, anche solo per non avvallare (come dici tu) la mia complicità con il popolo elettore del sig. Berlusconi e con il sig. berlusconi stesso. Purtroppo, non ci restano che gli atti simbolici, le prese di posizioni personali in quest’Italia alla deriva. Ieri sentivo che Schifani parlava di elezioni anticipate…una volta avrei reagito con entusiasmo, invece ieri mi è crollato il mondo addosso a causa della consapevolezza che “l’alternativa” è fragile, sconnessa, dislessica, impacciata, scoordinata, svuotata di ideali e di strategie politiche che non vadano oltre quello che è diventato un vero e proprio programma elettorale: l’antiberlusconismo. Che fare? Mi viene la nausea a pensare a come siamo ridotti, mi sale la febbre alle tempie a pensare che il domani, una volta così tanto agognato, sarà invece l’ennesimo buco nell’acqua di una sinistra che non sa più essere sé stessa, che non ha mai saputo parlare dentro di sé e fuori di sé e che non ha reali alternative strutturate da cui partire. Una tristezza infinita…

    • Eppure basterebbe che la sinistra si guardasse un po’ intorno… già con questa manifestazione, guardassero quanta gente si è organizzata DA SOLA, senza il bisogno di alcun partito dietro, e partissero proprio da questa gente, dai giovani, da chi non ce la fa più a vivere in una Italia che non ci rappresenta. La soluzione è dietro l’angolo, bisognerebbe avere la VOGLIA di metterla in atto. E questa voglia all’opposizione manca, completamente.

      Condivido la tua sensazione di desolazione, è la stessa che provo io.

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