Un'indimenticabile "Raiperunanotte"…

Una scena in bianco e nero apre la diretta. È una piazza stipata di persone definite da sfumature di grigio, esattamente come il Ventennio che evocano. Una folla di automi che inneggia un leader urlante che pensa, parla e decide per loro, per tutti loro…
La scena cambia. L’immagine prende colore e la sbiadita figura di quel passato si tinteggia delle vivaci tonalità del presente in una Piazza San Giovanni che acclama un solo uomo, beatificandolo come un martire e venerandolo come colui che indosserà le vesti del salvatore d’Italia.

Il filmato termina e le luci si accendono su un enorme Paladozza colmo di persone euforiche ed entusiaste per il valore della storica serata a cui stanno prendendo parte. Michele Santoro apre il programma con un efficace editoriale che richiama alla memoria la data del 25 marzo e l’apertura di quella che fu la prima trasmissione radiofonica libera in Italia: Radio Libera Partinico di Danilo Dolci. Gli incisivi interventi di Marco Travaglio, l’ironica genialità musicale di Elio e le Storie Tese e le sagge considerazioni di un Mario Monicelli che critica la passiva concezione di “speranza” auspicando a quella “rivoluzione” che l’Italia non ha mai avuto…

La greve e particolareggiata descrizione di un metaforico rapporto anale mandato in scena dalla satirica rappresentazione di un esilarante Daniele Luttazzi, che non manca di citare la cultura con una celebre frase del greco Aristofane: “Odiare i mascalzoni è cosa nobile, perché onora gli onesti”…

Milena Gabanelli, il racconto di un padre che le ha insegnato e trasmesso il valore della pluralità di pensiero e l’importanza della capacità di critica, e la “normalità” che dovrebbe contraddistinguere quelle scelte che oggi appaiono come eroiche. Un Riccardo Iacona che mette in risalto le differenze che intercorrono tra il significato di Politica in Italia e nei tanti altri Paesi europei dove nessun capo di Governo sarebbe uscito incolume dalla serie di scandali che hanno coinvolto il nostro Premier.
Il caso di Trani, riprodotto con disegni animati e raccontato dal testo delle scottanti intercettazioni tra Innocenzi, Masi e Berlusconi.
Le cassa integrate della “Omsa” e la voce dei troppi posti di lavoro perduti. La pazza comicità del celebre Benigni e gli informati interventi dei grandi nomi del giornalismo che hanno partecipato all’evento, da Gad Lerner a Barbara Sanna, da Norma Rangeri a Giovanni Floris

La meravigliosa interpretazione di un Crozza “mascherato” da ministro Brunetta, l’escalation di ilarità del sintetico tratto di matita della genialità di Vauro, e persino la voce del contraddittorio nello spazio riservato all’intervista di Emilio Fede.

L’orologio decreta che la mezzanotte è oramai passata e l’appuntamento con “Raiperunanotte” sta per volgere la termine. Una mano sul cuore di tutti i presenti suggella un ironico giuramento: il patto tra il diritto di espressione dei giornalisti e il diritto di informazione dei cittadini. Santoro afferra la mano di una cassaintegrata Omsa originando una catena umana di persone che corrono verso la piazza esterna al Paladozza.
Un record di connessioni alla Rete, un record di ascolti, un record di partecipazione popolare, e soprattutto un record di orgoglio, nell’idea che sia ancora possibile realizzare qualcosa di tanto eccezionale e poter affermare di averne fatto parte…

Per chi volesse guardare tutta la puntata in replica su youtube, basta partire da questo video: Raiperunanotte – Annozero – Replica integrale.

15 pensieri su “Un'indimenticabile "Raiperunanotte"…

  1. Volevo solo aggiungere due cose:
    1)La puntata è trasmessa integralmente anche sul sito di repubblica http://tv.repubblica.it/copertina/raiperunanotte/44564?video
    2)Questo invece è un tweet mandato ieri sera durante la puntata,secondo me riesce a riassumere in 140 caratteri tutto quello che sta accadendo in Italia,mi ha veramente colpito:
    “Avete presente quella sensazione che uno ha una volta ogni 5 anni di stare assistendo a un evento storico?”

  2. Mettendo Luttazzi in una categoria a parte (anche se in realtà ha riciclato tutto materiale del suo ultimo spettacolo teatrale, chi l’ha visto lo sa), gli interventi che ho apprezzato di più sono stati quello di Monicelli sulla necessità di una “rivoluzione” e quello della Gabanelli sul senso critico.

    Grande iniziativa, ha partecipato davvero un sacco di gente… Sarebbe interessante mettere insieme un po’ di numeri… In trasmissione parlavano di 120.000 contatti diretti su internet (che non credo contassero i “mirror”, tipo camminando scalzi o Repubblica.it), poi c’era la gente nel palazzetto, quella fuori dal palazzetto, quella in tutte le altre città italiane, più quella a casa a seguire via Sky TG24 e altre tv locali…
    Impressionante.

  3. Mi permetto di proporre un errata corrige, dato che la citazione di Luttazzi è del latino Quintiliano (sicuramente un lapsus).

    Chiusa la parentesi da secchione antipatico, ricordo dei miei trascorsi liceali, lancio un interrogativo:

    Perché Morgan? Forse perché anche lui in qualche modo “bandito”?
    E perché non Busi allora?

    Bell’articolo, ad ogni modo 🙂

  4. Repubblica.it ha scritto che erano in 350.000 i contatti sul suo sito. Altri dati indicano il 13% di share su tv satellitari e locali, e il dato non tiene ovviamente conto di tutte le proiezioni in piazza. E’ stato un bel successo, e una grande dimostrazione di come sulla reta la libertà sia ancora garantita e intoccabile. Un evento organizzato su internet, pagato dalla gente, quattro ore di trasmissione libera e indipendente. Ed è stato un piacere veder tornare Luttazzi in TV (anche se in questa maniera). E’ stata un’iniziativa incredibile, una reazione totale e precisa ai tentativi di bavaglio. Questa è la vera libertà di informazione.

  5. Condivido pienamente una critica di Aldo Grasso su corriere.it su Luttazz

    http://www.corriere.it/editoriali/10_marzo_26/Liberta-o-incitazione-all-odio-Santoro-e-una-tv-da-Zimbabwe-aldo-grasso_6eb756e8-38a4-11df-97c8-00144f02aabe.shtml?fr=plgol0

    chiudendo con “odiare i mascalzoni è cosa nobile” Luttazzi ha fornito un pericoloso assist al centrodestra. Casualmente oggi lettera con polvere non identificata per il premier mandata da uno squilibrato 😀
    Monicelli ha ragione, ma il problema è che quelli sono troppo forti ed hanno la manovalanza della criminalità. Noi di che ci armiamo, di idee?

  6. una cosa che non centra forse,ma forse si
    vedo che Chavez in Venezuela si da un gran daffare a cercare di chiudere le Tv degli oppositori e farli arrestare
    Ma possibile che sto tizio e’ stato ospite al Festival del cinema di Venezia nel 2009 ed e’ stato pure acclamato e sottolineo acclamato.
    Io mi chiedo:ma gli italiani che cazzo vogliono?
    Questo e’ un dittatore e lo acclami? Poi ti lamenti di Berlusconi?
    Lo acclami perche era contro Bush? E io dovrei fare la rivoluzione?
    a proposito di lanciafiamme….DATEVI FUOCO!!

    • Bel discorso, manca giusto un pizzico di coerenza e logica 😀
      Non so nulla dell’acclamazione di Chavez al festival di Venezia, ma non ti ha mai sfiorato l’idea che chi acclama Chavez NON siano le stesse persone che si lamentano di Berlusconi?
      Ricordiamoci che Berlusconi ha il 70% di gradimento degli italiani (certo, certo asd)!

    • Ma io sono d’accordo con Luttazzi, il problema è che quelli non fanno altro che fare le vittime e la gente se la beve, tutto qui.

  7. Sapete che vi dico? Che ciascuno degli interventi di quella serata ha contribuito a conferirgli il significato che ha: un programma all’insegna della libertà di pensiero ed espressione… E poco importa se qualcuno dirà che Luttazzi regala voti a Silvio perché non è abbastanza politically correct da suscitare l’approvazione dei pdellini o degli “indecisi”, e sfrutta citazioni che si richiamano all’odio… I pdellini negano persino l’evidenza delle intercettazioni, e se uno degli “indecisi” sceglie chi votare in base alla frase di un artista di satira, temo proprio che il suo voto abbia lo stesso valore di un granello di sabbia nel deserto…

    p.s. Mi scuso per l’errore nella citazione di Luttazzi. Mi sono appena accorta di aver mischiato la citazione di Quintiliano “odiare i mascalzoni è cosa nobile” con quelle di Aristofane “ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile… a ben vedere significa onorare gli onesti”… Sorry! La mia scarsa memoria mi ha tradita. 😦

  8. […] Raiperunanotte ha rappresentato e rappresenta ben più di un momento di democrazia dal basso come da tempo non se ne vedevano; un momento di opposizione ferma e decisa contro tutti, contro Berlusconi ovviamente ma anche contro una sinistra troppo permissiva, troppo leggera, inadeguata nelle sue funzioni rappresentative. Se fossimo su un campo di pallone, la sinistra mi ricorderebbe Martins: buon giocatore, con le sue indubbie abilità, ma che aveva il raro dono dell’incespicamento, continuo, duraturo, fraudolento. La sinistra ha questo dono, quello di riuscire a sbagliare i goal a porta vuota incespicando sul pallone, e Berlusconi, in questi anni, ne ha approfittato ogni volta. Ieri sera non era campagna elettorale; non era quello che volevano gli organizzatori, gli intervenuti, gli spettatori, i sostenitori (2,50 euro spesi bene). Ieri sera è stata fatta opposizione a Berlusconi: qualcuno-fermi-quell-uomo-per-favore. […]

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